“Sono entusiasta che ci abbiano dato ragione sullo sblocco dei cantieri dopo averci insultato per mesi, ma ora i risultati si devono vedere. Lo stesso vale per Autostrade: è il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti. Dopo due anni non si può continuare ad urlare ‘revocheremo’ o ‘cacceremo i Benetton’. PerchĂ© è molto semplice, ma impossibile da farsi: basta col populismo degli annunci”. Lo dice Matteo Renzi a La Stampa.
“Tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era giĂ previsto all’inizio del percorso. Ma ora basta con la politica dei rinvii. Non puoi dire ‘revoco’, lasciando aperta così a lungo la questione. In un senso o nell’altro le decisioni vanno assunte. PerchĂ© altrimenti rischiamo una doppia beffa: il ponte è ricostruito e il dossier resta aperto. E l’eventuale revoca si trasforma in un regalo per la proprietĂ ”.
Renzi, lei è diventato il miglior alleato di Conte per paura delle elezioni anticipate? “Siamo alle solite esagerazioni. Non siamo alleati supini del premier, nĂ© abbiamo paura delle urne. Il 21 settembre, con le elezioni regionali, molti se ne renderanno conto. Nelle vittorie del centrosinistra, Italia Viva sarĂ determinante. Faccio un ragionamento sul Paese: se andassimo a elezioni prima della scadenza del Quirinale, faremmo un gigantesco autogol e un regalo ai sovranisti. Dobbiamo eleggere un presidente della Repubblica europeista e anti-sovranista”.
Si parla tanto di riforma elettorale ma tanto finirĂ sul binario morto ad agosto? “Trovo allucinante che si insista a parlare di legge elettorale in questo momento”. adnkronos

