“L’incertezza sui tempi dell’effettiva fine dell’emergenza sanitaria e l’assenza di liquiditĂ dovuta al crollo dei fatturati rappresentano per molte imprese ostacoli che inibiscono, nel breve-medio periodo, le decisioni di investimento. Che saranno rinviate per quasi tutto il 2020. Si prevede perciò una caduta senza precedenti degli investimenti che verrĂ recuperata solo in parte nel 2021, pesando sulla crescita futura”.
E’ la fotografia scattata da Confindustria nelle ‘Previsioni per l’Italia nel 2020-2021’. “Nel 2020 una pesante revisione al ribasso per il PIL, che registra una caduta storica, nel contesto di un’ampia recessione globale. Le misure anti-contagio hanno in gran parte congelato i consumi a marzo-aprile. La riapertura graduale di attivitĂ commerciali e la maggiore libertĂ di movimento attenueranno la caduta, da maggio; tuttavia, resterĂ prudente la gestione dei bilanci familiari (-14% la spesa nel 1° semestre), con un recupero nel 2° semestre, il calo nel 2020 sarĂ di -9,9% (seguito da +5,7% nel 2021). La ripartenza del credito alle imprese è cruciale”, conclude Confindustria. affaritaliani.it

