Ha scelto il 25 dicembre Massimo Cacciari per sferrare un duro attacco contro l’ipocrisia della Chiesa proprio sul Natale.
“Le Chiese sono diventate delle grandi scuole di ateismo – ha detto all’Huffington post – Nella gran parte di esse, la forza paradossale del verbo di Cristo viene trasformata in un discorso catechistico e ripetitivo, un piccolo feticcio consolatorio e rassicurante, un idoletto. È l’opposto di ciò che insegnava Gesù domandando ai suoi discepoli: ‘Chi credete che io sia?'”.
Da giovanissimo studente al liceo, il filosofo decise di studiare anche il Nuovo Testamento:
“Fu entusiasmante sentire la straordinarietà di quel testo, la bellezza di una storia che induce ad andare alla ricerca, senza certezze, rischiando. Al novanta per cento, i preti sono incapaci di rendere la potenza di quel racconto. Le loro omelie, spesso, sono delle lezioni di anti religione”.
Cacciari è scettico non solo sulle figure religiose, ma anche sui loro fedeli: “I cristiani sono i primi ad aver dimenticato il Natale, smettendo di predicare la paradossalità del verbo“.
La bordata dell’ex sindaco di Venezia riguarda anche chi parla a vanvera di maggior trasparenza: “Quella della trasparenza è solo un’ideologia. Mai come oggi le potenze che governano il mondo sono state così nascoste. Al di là dell’apparenza, la nostra è l’epoca dell’occulto, dei poteri anonimi, di ciò che non si vede. Mentre, nel caso di Maria, la luce divina si copre d’ombra per manifestarsi nella realtà , nel nostro tempo l’oscuro si nasconde dietro la luminosità . Lucifero è negli inferi, però finge di essere portatore di chiarore. La nostra epoca è attraversata dallo spirito dell’anti-Cristo. Ci sono stati momenti in cui esso si è manifestato nella sua forma pura. Oggi, invece, circola mascherato”.

