Troppo attiva sui social, le tagliano la pensione di invaliditĂ 

AARAU – Da piĂą di vent’anni Brigitte Obrist soffre di cefalea a grappolo, che le impedisce di lavorare. Da 17 anni è al beneficio di una rendita d’invaliditĂ . La donna, ex prostituta e attivista per i diritti di chi esercita la professione in Svizzera, è molto attiva sui social network.

Reclami dei cittadini – La 55enne non è molto amata dal pubblico. L’ufficio dell’AI del canton Argovia ha infatti ricevuto molte segnalazioni e lamentele sulla donna: «Se può essere così attiva in pubblico e sui social, è anche in grado di lavorare», questo il tenore delle segnalazioni giunte all’Ufficio dell’Assistenza invaliditĂ .

L’AI ha pertanto richiesto una nuova perizia due anni fa. Tra gli aspetti degni di nota, figura un dato di particolare interesse: dal mese di maggio del 2011 la donna ha twittato più di 62’000 volte. Come confronto è stato utilizzato Donald Trump: da marzo del 2009 i tweet del premier sono stati 36’000.

Rendita a metĂ  – Lo scorso lunedì, stando a quanto scrive oggi il portale watson.ch, l’AI ha trasmesso a Brigitte Obrist la sua decisione: la rendita mensile è stata dimezzata a 354 franchi. Per l’attivista si tratta di una scelta «scandalosa», anche perchĂ© «le parole di chi la accusa sono state utilizzate come rapporti medici». La donna ha quindi deciso di inoltrare ricorso contro la decisione dell’autoritĂ .

Messaggi di odio – Ora piĂą che mai la 55enne è diventata bersaglio di messaggi d’odio. In una lettera anonima – che ha pubblicato su Facebook – qualcuno le ha scritto: «Ciao cagna, non ti vergogni dei soldi che incassi? Prima o poi ce li riprenderemo». Lo scritto è firmato con svastiche e il saluto nazista “Sieg Heil” (letteralmente “saluto alla vittoria”).

«Come attivista – ha spiegato la donna al Blick – sono abituata a commenti odiosi, ma non mi è mai capitata una cosa simile».

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