Luttwak all’Italia: “Muovetevi e occupate la Libia”

L’economista, politologo e saggista Edward N. Luttwak, esperto di strategia militare e di politica internazionale, interviene sulle pagine di Notizie Geopolitiche per spiegare le sue idee e sui rapporti tra Libia e Italia e su come si possa giungere attraverso un’occupazione militare italiana ad una riunificazione politico-sociale dell’ex colonia.

“L’unico Stato al mondo che ha la conoscenza, la capacitĂ  e la necessitĂ  di organizzare la Libia è l’Italia. Gli italiani hanno creato la Libia. La Libia non è mai esistita nella storia fino a quando l’Italia non l’ha costruita. La Cirenaica e la Tripolitania erano divisi perfino all’epoca degli antichi romani: una era provincia greca, l’altra era una provincia che parlava latino. È stata l’Italia che poi ha aggiunto il sud, il Fezzan. L’unico Paese che può portare alla stabilizzazione della Libia è l’Italia e lo può fare molto facilmente perchĂŠ è un Paese con oltre 60 milioni di abitanti, ha la perfetta capacitĂ  di reclutare un esercito sufficiente di 100 – 120 mila soldati. Non queste missioni dove si mandano 173 soldati in Asia, non cretinate di questo tipo, non con mezzi militari, io parlo di occupazione militare. Questa occupazione verrĂ  immediatamente appoggiata da moltissimi libici. Questa cosa andava fatta dall’inizio.

I francesi in Libia ci vanno ‘con la mano sinistra’, con lo scopo di mettere le mani su qualche affare: commercio petrolifero o la vendita di qualche aeroplano. I francesi non hanno alcun interesse alla riunificazione della Libia: avere la Francia in Libia, vuol dire avere un Paese non stabilizzato che continua a riversare i suoi problemi sull’Italia. Mentre le poche ciliegie e qualche torta, che ci sono, se le mangiano i francesi. L’Italia è di fronte alla Libia, l’ha creata, ha capacitĂ  di stabilizzare la sua ex colonia. In Italia ci sono moltissimi disoccupati che si arruolerebbero ben volentieri nelle forze armate. Andare in Libia con un contingente di 100-120mila uomini significa non incappare in combattimenti e non avere perdite, se ne manda 12 li attaccano, se ne manda 1.200 li attaccano, ma se ne manda 120mila nessuno li attaccherĂ . È una sfida nazionale che l’Italia deve affrontare e se non lo farĂ  continuerĂ  a pagarne il prezzo. Anche la Finlandia non si occupa della Libia, ma la Finlandia non sta ricevendo flussi migratori come l’Italia, barconi libici non arrivano in Finlandia. I finlandesi non hanno creato la Libia, come l’Italia ha fatto e non la conoscono”.  affaritaliani.it