PALERMO, 15 FEB – La terza sezione del Tribunale di Palermo ha condannato a sei anni e mezzo l’ex deputato regionale Mario Bonomo e a quattro anni e mezzo il nipote Marco Sammatrice. Entrambi erano accusati di induzione indebita a dare o promettere utilità. I due sono finiti nell’inchiesta sul presunto giro di tangenti negli affari del fotovoltaico.
Le indagini, condotte dal pm Maurizio Agnello, sono partite dalle dichiarazioni dell’ingegnere Piergiorgio Ingrassia – parte civile nel processo, assistito dagli avvocati Giovanni Di Benedetto e Ugo Castagna – arrestato assieme a Gaspare Vitrano (ex deputato Pd che ha avuto sette anni per lo stesso reato) mentre l’imprenditore Giovanni Correo, artefice del blitz con la sua denuncia, consegnava dieci mila euro a Vitrano. Una tangente, secondo l’accusa; spartizione di proventi societari secondo Bonomo e Sammatrice, che hanno sempre negato di avere mai intascato mazzette. (ANSA)
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