Una signora di Corigliano è passata per ”malata immaginaria” quando invece era spezzata in due dal dolore per un tumore al pancreas
Sono ancora tanti gli interrogativi rimasti sospesi nell’aria di questo Natale che per molte famiglie avrĂ un sapore amaro per via di una sanitĂ che non riesce o non vuole a dare risposte ai bisogni dei malati e delle loro famiglie. Emblematici i due recenti episodi denunciati dai familiari di altrettanti pazienti deceduti per superficialitĂ o dimenticanza. Denunce civili e composte, ma che nella loro correttezza di forma rimandano una “sostanza” agghiacciante, in cui paziente e familiari rimangono soli, tra grovigli burocratici, mancanze di risposte e aiuti concreti per altro previsti per legge.
SuperficialitĂ , se di questa si può parlare, per il caso della signora di Corigliano passata per “malata immaginaria” quando invece era spezzata in due dal dolore per un tumore al pancreas in fase terminale. I medici del territorio non erano riusciti a diagnosticarle il brutto male e solo una “semplice” tac fatta in tempi “normali” in un nosocomio emiliano da medici che l’hanno semplicemente visitata dopo che era arrivata stremata in pronto soccorso, ha poi dato il triste responso, quando ormai non c’era piĂą nulla da fare.
Ancora piĂą inquietante il caso dell’anziano di Longobucco che necessitava di terapie a casa che gli erano state prescritte dopo la dimissione dall’ospedale di Rossano a seguito di un intervento chirurgico, ma nonostante avesse seguito tutte le procedure del caso non ha mai ricevuto dall’Asp una risposta alle email urgenti inviate sia dal medico di base che dall’infermiere dell’Adi.
Proprio quest’ultimo episodio ha richiamato l’attenzione anche a quello che è l’abbandono, anche soprattutto da un punto di vista sanitario, delle comunitĂ delle aree interne calabresi come ha evidenziato e ha rilanciato la consigliera regionale e capogruppo in Consiglio regionale dei Cinque stelle Elisa ScutellĂ che rinviene nelle mancate risposte fornite al paziente «un grave segnale dell’abbandono delle aree interne calabresi dove la fragilitĂ dei cittadini si scontra con ritardi e inefficienze del sistema sanitario».
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