Bulgaria, oltre 100mila persone in piazza contro il governo

proteste in Bulgaria

Secondo fonti locali, oltre 150.000 cittadini sono scesi in piazza a Sofia e nelle principali cittĂ  della Bulgaria, dando vita a una delle piĂą grandi manifestazioni pubbliche degli ultimi decenni. Le manifestazioni sono state innescate dalla crescente indignazione per la corruzione sistemica e l’impunitĂ  politica.


“Il governo della mafia e’ finito!”, “La goccia ha fatto travasare il bicchiere”, “Questa volta non ci fregano” si leggeva sui cartelli dei dimostranti. Gli studenti universitari che si sono riversati in piazza con un corteo partito dall’Universita’ della capitale scandivano “Siamo contro la sfacciataggine dei governanti”, “Vogliamo un futuro degno, vogliamo rimanere in Bulgaria!”. Proteste anche in altre grandi citta’ come Plovdiv (a Sud), Varna e Burgas (due citta’ sul Mar Nero).
ANSA


I bulgari si sono riversati nelle strade mercoledì sera, furiosi per quello che definiscono un governo corrotto e in rovina. I dimostranti hanno riempito il centro di Sofia, scandendo slogan come “Dimissioni” e sventolando cartelli con la scritta “Sono stufo”, mentre la rabbia per la controversa bozza di bilancio del 2026 si trasformava in un movimento nazionale contro la corruzione.

Le proteste sono iniziate dopo che i legislatori hanno cercato di accelerare l’approvazione del nuovo bilancio, che secondo i critici nasconde la corruzione dietro le riforme tecniche. I manifestanti accusano i funzionari di rubare fondi pubblici e di proteggere le Ă©lite politiche, mentre i cittadini comuni lottano contro l’aumento dei prezzi.

Dopo le reazioni negative, il governo ha ritirato la sua prima proposta, ma questa settimana ne ha pubblicata una versione rivista, riaccendendo l’indignazione.

Il presidente Rumen Radev si è schierato dalla parte dei manifestanti, chiedendo elezioni anticipate e chiedendo trasparenza mentre la Bulgaria si prepara ad entrare nell’eurozona a gennaio.

Per un paese da tempo annoverato tra i piĂą corrotti dell’UE, le strade della Bulgaria sono diventate un punto di ebollizione. Il messaggio dei manifestanti è chiaro: basta.

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