Prodi: ‘referendum contro l’unanimità che paralizza l’UE’

Romano Prodi

Un referendum informale in tutta Europa per chiedere ai cittadini se vogliono superare l’unanimità che paralizza le decisioni Ue, stretti nella tenaglia tra Stati Uniti di Trump e Cina. La proposta di Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea ed ex premier italiano, al convegno “Cristianesimo Coscienza dell’Europa” organizzato a Camaldoli da Il Regno, comunità camaldolese e Comece.

“Serve fare politica, se accettiamo l’unanimità non facciamo politica – spiega Prodi a margine del convegno -. Democrazia vuol dire svegliare il popolo. Io dico, perché non facciamo un referendum informale che votino tutti gli europei, chiedere a loro se vogliono l’unanimità o no, se finalmente vogliono che l’Europa possa decidere”.

L’ex presidente della Commissione critica la posizione italiana: “Mi ha colpito moltissimo come il presidente del consiglio italiano abbia detto ‘noi non siamo per abolire l’unanimità perché dobbiamo prendere le grandi decisioni nel paese’. Allora, che Europa è? Vogliamo l’Europa dei mercanti? Di una piccola unione doganale? Se siamo divisi, come sta capitando adesso fra americani, russi e cinesi, fanno quello che vogliono. Se non vogliamo contar nulla e non vogliamo stare insieme, ditelo”.Il rischio, secondo Prodi, è dell’isolamento nazionale:

“L’interesse nazionale non può risolvere i problemi di un mondo in cui c’è la Cina e ci sono gli Stati Uniti. Io non faccio a pugni con uno che è dieci volte più forte di me. L’Europa, oltre che essere la patria dei diritti e delle libertà, che non è poco, ha una enorme forza economica che se noi la mettiamo assieme politicamente abbiamo un ruolo quantomeno di mediatori e arbitri”.  ASKANEWS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *