“Direi di sì”: Donald Trump ha risposto così a una domanda in una intervista con la Cbs “se i giorni di Maduro sono contati”.
Ma non ha voluto rispondere su possibili attacchi al Venezuela, dopo la maxi concentrazione di uomini e mezzi americani nei Caraibi. Prove di sbarco dei Marines con esercitazioni a Porto Rico, mentre gli Usa attaccano un’altra presunta imbarcazione di narcos nei Caraibi uccidendo tre persone. Sale così la tensione tra Washington e Caracas.
I Marines si esercitano in manovre di sbarco a Porto Rico
A far temere il precipitare della situazione sono le esibizioni di muscoli americane. L’ultima è un video postato dal Comando Sud Usa in cui si vede la 22/ma UnitĂ di Spedizione dei Marines impegnata in “operazioni di addestramento a Porto Rico”. Il filmato mostra un mezzo anfibio che trasporta truppe, veicoli e attrezzature in una missione supportata da diversi elicotteri dai quali i militari si esercitano negli sbarchi e nelle infiltrazioni. Immagini quasi cinematografiche e di grande impatto mediatico. “Le forze statunitensi – si legge nel post – sono schierate nei Caraibi a supporto della missione del Comando Sud, delle operazioni dirette dal Dipartimento della Guerra e delle prioritĂ del presidente degli Stati Uniti per contrastare il traffico illecito di droga e proteggere la patria”.
L’obiettivo dichiarato quindi resta la lotta ai cartelli, ma la concentrazione di uomini e mezzi fa pensare a ben altro. Un altro segnale allarmante è che l’esercito Usa sta ammodernando una base navale nei Caraibi, abbandonata dopo la Guerra Fredda, suggerendo preparativi per eventuali azioni all’interno del Venezuela. ANSA
Il Venezuela galleggia su un mare di petrolio che fa gola a tutti
