Nell’udienza al giubileo dei Rom, Sinti e Caminanti, Papa Leone parla di un’emarginazione di queste minoranze da parte di una società ingiusta e afferma: “Per quasi mille anni siete stati pellegrini e nomadi in un contesto che, progressivamente, ha costruito modelli di sviluppo rivelatisi per molti aspetti ingiusti e insostenibili. Per questo le società cosiddette ‘progredite’ vi hanno puntualmente scartato, mettendovi sempre ai margini: ai margini delle città, ai margini dei diritti, ai margini dell’educazione e della cultura”.
“Una società che crea disuguaglianze e ingiustizie”
Il Santo Padre sottolinea quindi che “proprio il modello di società che vi ha marginalizzato e reso itineranti senza pace e senza accoglienza, prima nelle carovane stagionali poi negli accampamenti situati nelle periferie delle città, dove talora vivete ancora senza corrente elettrica e acqua, è quello che ha creato nell’ultimo secolo le più grandi ingiustizie sociali a livello globale: enormi disuguaglianze economiche tra persone e popoli, crisi finanziarie senza precedenti, disastri ambientali, guerre. Dunque, oggi vi esorto: non scoraggiatevi! Essendo più vicini alla condizione di Cristo povero e umiliato, voi ricordate all’umanità quale è il paradigma della vita cristiana”.
“Dio Padre vi ama e vi benedice”
E ancora, rivolgendosi ai “fratelli e sorelle Rom, Sinti e Caminanti: “Dio Padre vi ama e vi benedice, anche la Chiesa vi ama e vi benedice. Voi potete essere testimoni viventi della centralità di queste tre cose: confidare solo in Dio, non attaccarsi ad alcun bene mondano, mostrare una fede esemplare in opere e parole. Non è scontato vivere così. Si impara, accogliendo la benedizione di Dio e lasciando che operi al cambiamento del nostro cuore”.
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