Il liberismo sopravvive rendendo complementari problemi e soluzioni

banchieri

Per il mondo della cultura liberista, l’eliminazione dei problemi è la peggiore iattura; significa fallimento e fame per gli addetti ai lavori

di Franco Luceri – L’industria culturale e politica liberista, ormai radicata nel mondo più della religione, produce problemi e poi finge di estirparli con  soluzioni  complementari “gattopardiane”,  (direbbe Tomasi di Lampedusa) che conservano i problemi per garantire ai Paperoni montagne di profitti sfruttando e devastando Popoli, Stati, e Pianeta.

Per il mondo della cultura liberista, l’eliminazione dei problemi è la peggiore iattura; significa fallimento e fame per gli addetti ai lavori.
Provate a togliere i malati ai medici, gli obesi ai nutrizionisti, i litigiosi agli avvocati, gli artigiani agli ingegneri, i contribuenti ai commercialisti, gli agricoltori agli agronomi, gli allevatori ai veterinari, i corruttori ai politici e i criminali ai giudici, e la Torre di Babele del potere mondiale liberista si affloscerà come ricotta malfatta, perché è costruita sulla truffa legalizzata chiamata “Soluzione”, che protegge e conserva il “problema” in buona salute, per garantire ai “manovali” della classe dirigente continuità di guadagno e a politici e banchieri potere tirannico, anche a costo di scatenare la terza guerra mondiale.

Chi vi garantisce di risolvere un problema al giusto prezzo, è un “truffatore truffato” costretto ad adattarsi al sistema mondiale della “soluzione conservativa” che ha fatto dell’umanità una ricca gallina dalle uova d’oro, derubandola della borsa, della vita e delle migliori risorse del pianeta.

E ancora nessuno ha cercato di capire se il liberismo sta mettendo il denaro al servizio dell’uomo o l’uomo al servizio del denaro; posto che nel mondo crescono in parallelo le scienze e le catastrofi, e sono la prova evidente che il denaro è usato per produrre denaro non civiltà, giustizia, pace e qualità della vita.

Perché, se una soluzione è davvero efficace; l’autore che l’ha partorita,  il giorno dopo è costretto a cambiare mestiere: perché eliminando il problema, si è auto eliminato clientela e profitto.

Il mondo della cultura continua ad imputare i suoi fallimenti alla politica che non finanzia adeguatamente l’istruzione. Ma se la cultura che si arroga il diritto di rendere produttivi i popoli, assolvesse scientificamente alla sua funzione di accrescere la capacità produttiva di chi agisce, (posto che è chiamato a mantenere economicamente chi pensa) il problema sarebbe risolto.

Se invece i finanziamenti servono crescenti in eterno, vuol dire che il mondo della cultura non sta adempiendo alla sua funzione formativa. Adatta ogni singolo individuo all’habitat ormai culturalmente modificato, per conservarlo produttivo per gli sfruttatori e fallimentare per i contribuenti cornuti e mazziati.

E chi, di quella irresponsabilità burocratica e politica è chiamato a pagare il conto, non ha scelta. Professionisti onesti e piccoli imprenditori, messi in difficoltà con leggi, burocrazia, tassi e tasse; finiscono costretti a rendersi organici al sistema, e a derubare singoli e popoli, conservati apposta ignoranti e dipendenti.

Da due sorgenti letali l’umanità subisce danni irreparabili: le multinazionali devono produrre beni e servizi che attraggono la clientela con campagne pubblicitarie efficaci come esca, altrimenti i prodotti restano invenduti e le imprese falliscono.
E l’altra fonte di catastrofi sono i sacerdoti della cultura che a colpi di soluzioni truffa competono con gli imprenditori a chi arricchisce di più facendo incancrenire e sfruttando i problemi invece di eliminarli.

Queste sono le due sorgenti della degenerazione culturale ed economica liberista.

Chi ha un mestiere di qualunque tipo, anche se inquadrato come dipendente, è produttivamente autonomo, perché se dovesse essere licenziato, il giorno dopo sta già lavorando e guadagnando onestamente per conto proprio da imprenditore che assume e paga tasse.
Mentre l’intellettuale che progetta, è, per tutta la vita, dipendente da chi agisce. La sua produttività è riflessa, dipende dalla qualità dei suoi servizi professionali, che devono rendere doppiamente produttivi gli esecutori di lavori manuali, dovendo produrre ricchezza per sé e per il professionista fornitore di “soluzioni“.

Il sistema però non è privo di eretici:  Intellettuali, professionisti, politici, giornalisti, giudici e imprenditori onesti e coraggiosi, che pagano con la borsa e con la vita il rifiuto a rendersi organici alla truffa liberista, ci sono in tutte le istituzioni.
Ma l’infernale sistema è talmente consolidato e inossidabile da trovare sostenitori entusiasti persino per il genocidio, come in Ucraina e Palestina. E niente e nessuno ha il potere di fermare la produttività economica di qualunque progetto criminale, prima che sia stato completato e portato politicamente e finanziariamente a frutto.

Franco Luceri

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