Arriva il nuovo fascicolo sanitario elettronico: cosa prevede

fascicolo sanitario elettronico

Da oggi ogni cittadino italiano avrà a disposizione un Profilo sanitario sintetico (Pss) all’interno del proprio Fascicolo sanitario elettronico (Fse) 2.0, un ecosistema digitale che raccoglie in un unico spazio tutti i dati essenziali per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione.

Cos’è il Profilo sanitario sintetico

Il Pss, previsto dall’articolo 4 del decreto sul Fascicolo sanitario elettronico, è un documento digitale socio-sanitario curato e aggiornato dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. Contiene le informazioni principali del paziente e favorisce la continuità delle cure anche in caso di emergenze in pronto soccorso.

Secondo il Ministero della Salute, il Pss completa il Fse, che diventa il punto unico di accesso per tutti i dati e i documenti digitali sanitari e socio-sanitari generati da prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale.
Quali dati contiene il Profilo sanitario elettronico

Il Pss raccoglie informazioni fondamentali per la gestione della salute del paziente:

  • Anagrafica dell’assistito: nome, cognome, codice fiscale, domicilio e recapiti;
  • Medico curante: nome, contatti e Pec;
  • Situazione clinica attuale: patologie croniche o rilevanti, organi mancanti o trapianti, malformazioni e disabilità motorie;
  • Allergie e reazioni avverse: farmaci o alimenti;
  • Terapie farmacologiche croniche: in particolare trattamenti insulinici e anticoagulanti;
  • Anamnesi familiare: utile per la valutazione del rischio eredo-familiare.

Dati facoltativi includono altezza, peso, BMI e pressione arteriosa, mentre altre informazioni come vaccinazioni, piani di cura riabilitativi, esenzioni, reti di patologia e trattamenti ospedalieri potranno essere inserite tramite i servizi dell’Eds, l’ecosistema dei dati sanitari.

Chi può accedere ai dati

Il Pss è integrato con l’Anagrafe nazionale assistiti (Ana) e garantisce la consultazione dei dati in emergenza, anche senza consenso esplicito del paziente, come previsto dall’articolo 20 del decreto 2023. Questo rende immediata l’accessibilità delle informazioni critiche in situazioni di pronto intervento.

Le criticità ad attuarlo

Il Profilo sanitario sintetico (Pss) nasce per migliorare l’assistenza, ma per i medici la sua applicazione è al momento solo teorica. Le critiche principali riguardano reti informatiche fragili, rischio di violazioni dei dati, burocrazia aggiuntiva e dubbi etici sull’inserimento di informazioni sensibili come disturbi psichici o dipendenze.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, denuncia rischi per privacy, cyber-sicurezza e responsabilità legali, e invita alla massima cautela nell’utilizzo del Pss. Accusa inoltre che, per rispettare le scadenze del Pnrr, si faccia finta che il sistema possa funzionare entro fine settembre, ignorando le difficoltà di chi deve usarlo. L’Ordine avverte anche del pericolo di uso improprio dei dati sensibili, con possibili discriminazioni in ambito lavorativo o assicurativo.

Il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, sostiene che i software dei medici di base non sono aggiornati e che la scadenza del 30 settembre è inattuabile. Il vicesegretario Nicola Calabrese aggiunge la preoccupazione per la mancanza di formazione specifica, che si somma al carico di lavoro e alla complessità della procedura.
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