“A tutt’oggi 26 Paesi di questa Coalizione dei Volenterosi si sono impegnati per inviare truppe in Ucraina come forze di riassicurazione fin dal giorno seguente alla firma di una pace”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione dei Volenterosi a Parigi. Macron precisa che il loro obiettivo “non è di fare la guerra ma di garantire la pace e un cessate il fuoco, e prevenire un nuovo attacco”.
Meloni a Volenterosi: “L’talia non invierà truppe in Ucraina”
Il premier Giorgia Meloni nella riunione della coalizione dei volenterosi “ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina”, il presidente del Consiglio “ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
Berlino: “Decideremo a tempo debito intervento militare”
“Gli europei sono disposti a contribuire in modo decisivo a forti garanzie di sicurezza per l’Ucraina dopo una soluzione negoziale. La Germania darà il proprio contributo”. È quello che si legge in una nota della cancelleria tedesca dopo l’incontro dei volenterosi a Parigi. “Il governo federale è disposto ad ampliare il proprio impegno. La Germania deciderà in merito a un intervento militare a tempo debito, una volta chiarite le condizioni quadro”, continua la nota. “Ciò riguarda, tra l’altro, la natura e la portata dell’impegno degli Stati Uniti e l’esito del processo negoziale”. A decidere sarà comunque il Bundestag.
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