“Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni restano leoni e i cani restano cani’
di Armando Manocchia – Come recentemente ha scritto Danilo Quinto su ImolaOggi.it, i parametri per descrivere lo stato di salute di un Paese, dal punto di vista economico, sono: il PIL, il cd Prodotto Interno lordo (inventato da chi governa il mondo) il debito pubblico (che ha raggiunto i 3mila e 71 miliardi di euro), ma anche la situazione in cui versano i servizi essenziali, la condizione della Sanità, del lavoro con l’occupazione/disoccupazione, della Scuola e dell’Università, la mobilità e i Trasporti. Insomma tutto ciò che viene contemplato nel cd Sviluppo Industriale, che in Italia, paese fatto di tradizioni, cultura e identità – oggi sempre più minacciate – ha concorso a generare più un regresso che un progresso, attraverso la dilagante corruzione e la dilatazione e poi distruzione del nostro Bil, il nostro Benessere Interno Lordo.
La cd intellighenzia e le virustar, i giornalisti e gli eGonomisti e, su tutti, i ‘ladri di Pisa’, che si alternano come ospiti nei talk show della tv globalista pagata dai coloni italiani, e che indegnamente occupano quella che George Orwell chiama “Fattoria degli Animali” e noi “Parlamento”, si occupano ormai solo dell’Ucraina. Deroghe vengono fatte solo per i sieri sperimentali, le armi biologiche di distruzione di massa per assecondare i diktat delle organizzazioni intente a depopolare il pianeta con i cd vaccini e attraverso il cd cambiamento climatico.
Dei problemi veri dell’Italia non se ne parla perché non gliene frega una mazza a nessuno anche perché, nel peggiore dei casi, continuano a ricevere quei fottuti 20mila euro mese.
Preciso che, a questi misantropi mondialisti ‘de noiantri’ e ai cd potenti della terra, della vita degli ucraini come della nostra, non gliene può fregar di meno. Per questi guerrafondai, che si autocelebrano come gruppo di volenterosi e come costruttori e ricostruttori di pace, la ricostruzione dell’Ucraina, è solo un grande business. D’altronde le guerre vengono fatte e avallate per questo, ovvero per motivi economici.
La cosa è preoccupante dal punto di vista finanziario perché, sia come Italia che soci del club Ue, ci siamo svenati per inviare armi e soldi a chi – oltre ad avere torto marcio – questa guerra l’aveva persa in partenza.
Con le scarpe sporche di sangue, hanno calpestato l’Art. 11 della Costituzione. Hanno dichiarato guerra a una superpotenza come la Federazione Russa, quella che – lo dico per gli affetti da amnesia politica e storica conclamata – per liberare l’Europa dal nazismo ha sacrificato la vita di 27 milioni di giovani soldati.
E l’Italia, nelle mani di un governo guerrafondaio e vaccinista, fa di tutto per aiutare un burattino che ballava coi pantaloni abbassati, che rapisce ucraini per strada e nelle campagne per mandarli a morire al fronte al fine di difendere l’indifendibile? Succede quando cianciano di democrazie con il comico in mimetica, decaduto da troppo tempo dalla carica di presidente e ricordiamolo, che per ben 4 volte si è, a suo tempo rifiutato, di fare il servizio militare.
Per quanto ci riguarda, ciò che è stato fatto, e ciò che irragionevolmente continua a fare questo governo guerrafondaio, lo ha fatto e lo fa non soltanto contro il dettato Costituzionale, che ripudia la guerra, ma anche contro il volere della stragrande maggioranza della popolazione, anche se siamo comunque già complici in tante guerre anche solo perché vendiamo armi a mezzo mondo e, con presunte missioni di pace, siamo protagonisti diretti in molti teatri di guerra.
Sulla ricostruzione dell’Ucraina gli sciacalli devono recuperare i soldi spesi e guadagnare: gli Usa su prima di tutti e poi quel poco che resterà dei 27 paesi europei e qualche altro. Sempre che – ma ne dubito fortemente – la spartizione del bottino non porti a dissapori se non addirittura a qualcosa di peggio, resta il fatto che non c’è tutta questa trippa per gatti. Insomma, “sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i cani restano cani e i leoni leoni.”
Ora, se dico che questi volenterosi guerrafondai costruttori di pace spingono affinché non vi sia una pace, dico una cosa banale. Non vogliono la pace perché più l’Ucraina più viene distrutta e più bottino si dividono. Questa, che vi piaccia o no, è la nuda e cruda realtà che so bene non vi piacerà.
Altro concorso al suicidio economico del nostro paese da sottolienare – come degli altri europei – sono le cd sanzioni alla Federazione Russa, un boomerang che anche i più imbecilli riconoscono e quindi, anche chi le sostiene. Ma oltre che imbecilli, sono crudeli perché lo scopo è anche quello di impoverire e destabilizzare i paesi membri affinché possano avere una scusa ufficiale per realizzare quella tanto agognata Unione Politica Europea, un salto nel baratro chiamato Stati Uniti d’Europa. Dove non mi auguro di vivere
Armando Manocchia