Tre dei quattro ragazzini che hanno travolto e ucciso Cecilia De Astis a Milano, dopo essere stati restituiti alle famiglie, sono stati rintracciati e nuovamente allontanati dai genitori, e saranno portati in comunità. I tre sono stati bloccati in Piemonte: mercoledì le famiglie erano sparite e poi tornate al campo rom milanese, per poi allontanarsi nuovamente “senza comunicare le loro intenzioni”
Il quarto bambino, invece, risulta irreperibile. Il provvedimento d’urgenza è stato eseguito dalla polizia locale di Milano d’intesa con la Procura minorile.
Dove sono stati fermati i minori
Una minore è stata fermata sull’autostrada A6 Torino-Savona all’altezza del casello di Fossano (Cuneo), in direzione Ventimiglia. Due fratelli, tra cui il conducente dell’auto che ha provocato il decesso di Cecilia De Astis, sono stati fermati in Piemonte in un terreno agricolo nel Comune di Beinasco, in provincia di Torino.
Si cerca il quarto minore
Sono invece ancora in corso attività per rintracciare il quarto minore del gruppo che lunedì era a bordo dell’auto, rubata a un turista francese prima della tragedia.
Pm: “Minori allontanati da famiglie perché in pericolo”
I minori, collocati dalla polizia locale in “un luogo sicuro”, sono stati allontanati dalle proprie famiglie perché “moralmente e materialmente” abbandonati ed esposti “nell’ambiente familiare a grave pregiudizio e pericolo” per la propria “incolumità psicofisica”. È quanto prevede a norma di legge il provvedimento preso d’intesa con la Procura per i minorenni di Milano, diretta da Luca Villa, nei confronti dei 3 ragazzini individuati in Piemonte.
Entro 24 ore verrà trasmessa una relazione al pm per i minori che, in astratto, nei successivi tre giorni, anche attraverso indagini e raccolta di testimonianze, potrà chiedere la revoca del collocamento, la convalida al Tribunale per i minorenni e nello stesso ricorso la “decadenza dalla responsabilità genitoriale” per violazione dei “doveri”. Sulla convalida decide il giudice nelle successive 48 ore e nomina un curatore speciale fissando un’udienza entro 15 giorni. È in quell’occasione che i ragazzini verranno eventualmente sentiti.
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