Comitato vaccini (NITAG), “sulle nomination ne vedremo delle belle”

vaccino

di Armando Manocchia – Non tutti sanno che, a seguito della scadenza triennale, il Ministro della Salute ha costituito il nuovo Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (NITAG), un organismo nato per fornire supporto tecnico alla definizione delle politiche vaccinali nazionali seguendo le linee guida dell’Oms (sic!). Qui, in queste poche righe è scritto che, dopo cento anni, siamo ancora sotto il giogo di Rockfeller e del suo Rapporto Flexner che, per assumere il monopolio della medicina, intimidiva e minacciava chiunque non si piegasse alla sua mafia medica e che, successivamente, venne delegato a quella grande Organizzazione Malthusiana Satanica chiamata Oms.

Il NITAG è un comitato che dovrebbe monitorare l’incidenza delle malattie infettive prevenibili e valutare l’efficacia dei programmi vaccinali in atto perché, in base al Rapporto Flexner prima e alle imposizioni di Kill Gates dopo, tutto si risolve con le pseudo vaccinazioni.

Lo spot dice tra l’altro che: il NITAG dovrebbe

  • analizzare i fenomeni di esitazione vaccinale per sviluppare strategie di comunicazione efficaci;
  • aggiornare i programmi e il calendario vaccianale alla luce di nuovi prodotti o dati;
  • promuovere la comunicazione pubblica e professionale in tema di vaccinazioni (leggasi terrorismo mediatico-sanitario);
  • collaborare con organismi internazionali come OMS , ECDC e UE (Amen) su iniziative vaccianali globali, ad es. contro morbillo, rosolia, antipolio (tutte inoculazioni che potrebbero cauare morte, malattie invalidanti e autismo nei bambini).

Il NITAG sarà presieduto da Roberto Parrella, Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, e sarà composto da esperti provenienti da ambiti istituzionali, accademici e scientifici. Tra i 22 membri designati designati che dichiarano (lo dichiarano loro, non ci si accerta prima) l’assenza di conflitti di interesse e si impegnano alla riservatezza e all’adozione del Codice di comportamento del Ministero (è stato messo al bando il Giuramento di Ippocrate?) figurano: Paolo Bellavite, già docente Università di Verona; Giambattista Catalini, già Direttore Chirurgia ASUR Marche; Fortunato Paolo D’Ancona, ISS Roma; Chiara De Waure, Università di Perugia; Roberto Ieraci, ASL Roma; Maria Cinzia Leone, dirigente Ministero della Salute; Gian Luigi Marseglia, Università di Pavia; Domenico Martinelli, Università di Foggia; Lorena Martini, Agenas; Emanuele Montomoli, Università di Siena; Anna Teresa Palamara, ISS; Alessandro Perrella, Ospedale Cotugno; Carlo Petrini, presidente del Centro nazionale dei comitati etici; Piero Ruggeri, Università di Padova; Francesca Russo, Regione Veneto; Eugenio Serravalle, pediatra e docente a Pisa; Carlo Signorelli, professore di Igiene Università di Parma e San Raffaele di Milano; Roberto Testi, ASL Torino; Alberto Villani, Ospedale Bambino Gesù; Francesco Vitale, Università di Palermo; Mario Carmelo Zappia, DG ASP Enna.

Ci tengono a far notare che, tra i nuovi partecipanti al NITAG, vi sono perplessità per la nomina di Paolo Bellavite e di Eugenio Serravalle, che invece non finiremo mai di ringraziare per aver criticato le politiche vaccianali durante la psicoinfopandemia, ma anche prima, quando la Lorenzin follemente decretò l’obbligo “vaccinale” per i bambini.

Ebbene, oggi prendiamo atto che le corporazioni venete degli Ordini dei Medici concordano e manifestano il massimo apprezzamento per la decisione della direttrice della Prevenzione della Regione Veneto e responsabile della Coordinamento Interregionale della Prevenzione di rifiutare la nomination all’interno del “Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni “del Dipartimento della Prevenzione al Ministero della Salute.” (NITAG – National Immunization Technical Advisory Group – Organo Indipendente a Supporto del Ministero della Salute, istituito con Decreto 29 settembre 2021- n.d.a. ).

I motivi, del tutto ideologici, espressi dalla rinunciante: “la decisione è maturata a seguito della valutazione della composizione del gruppo nel quale sono presenti componenti, che in passato hanno più volte espresso pubblicamente posizione non coerenti con le evidenze scientifiche in materia di vaccinazioni arrivando in alcuni casi a sostenere e diffondere messaggi contrari alle strategie vaccinali nazionali. Si ritiene che un organismo tecnico scientifico come il NITAG debba fondarsi su criteri di rigore metodologico ed operare in piena coerenza con i principi scientifici per tutelare la salute pubblica”.

Nella lettera di rinuncia si precisa anche che “non risulta esservi stata una valutazione da parte della Commissione Salute e della Conferenza rispetto alle nomine e che in assenza di tali presupposti (per fortuna, ndr) le condizioni per una partecipazione ai lavori del gruppo“.

Strano che la rinunciante non abbia ancora cambiato cognome, mentre si gongola, o la fanno gongolare, per quello di cui ci si dovrebbe vergognare e cioè di essere sempre stata in prima linea durante la narrazione Covid. Lontana dai media, ha costruito con il suo staff le linee guida regionali per contenere la psicoinfopandemia e, udite udite, il presidente Zaia – massimo esperto di epidemie, pandemie e vaccinazioni come il suo omologo Fedriga – ha più volte riconosciuto in pieno i suoi meriti.

Contro la partecipazione di “due esponenti notoriamente legati a posizioni antiscientifiche sui vaccini” – non hanno il coraggio di citarli – si sono già espressi negativamente la Società Italiana di Igiene ed il CICAP, nonché gli Ordini del Veneto – corporazioni che quanto prima dovrebbero essere messe al bando – richiedendo al Ministero della Salute la revisione della composizione del NITAG, nel rispetto dei “principi universali della scienza e nell’interesse supremo della salute dei cittadini”. Sigh!

Potete facilmente prendere atto che questa è l’ambigua ‘Comunità scientifica’ alla quale dovremmo affidare la nostra salute e la nostra vita. E’ gente che ha il coraggio di somministrare intenzionalmente ad un bambino come ad un cittadino adulto un farmaco di cui non conosce il contenuto (protetto da segreto militare) e ne ignora gli effetti collaterali (almeno si spera) e che, per pararsi il culo, si avvale dello scudo penale. Insomma, pavidi che non vogliono assumersi alcuna le responsabilità e che sarebbero a tutti gli effetti dei ‘mercenari con licenza di uccidere’, ma che non hanno il coraggio di citare due illustri professionisti come il professor Paolo Bellavite e il Professor Eugenio Serravalle.

E voi, invece, pensavate che alla base della scienza ci fosse il dialogo, il dibattito, il confronto e si rispettasse il diverso punto di vista, tutti fattori fondamentali per il progresso scientifico?
Voi credevate davvero che la scienza fosse un processo dinamico e iterattivo e prevedesse la formulazione di ipotesi, la raccolta dei dati, la verifica delle differenti teorie attraverso la sperimentazione e l’osservazione? Illusi.
Pensavate sul serio che, tra le prospettive essenziali per verificare le diverse ipotesi, ci fosse il dialogo, il dibattito e la critica che consentissero di verificare le ipotesi, identificare eventuali discrepanze, errori e lacune al fine di migliorare le varie teorie?

Pensavate che il confronto tra le diverse prospettive potesse anche stimolare idee, approcci nuovi e diversi e portare alla comprensione di determinati fenomeni per favorire una eventuale revisione delle teorie espresse e quindi l’innovazione e il progresso scientifico attraverso la collaborazione tra ricercatori di diverse prospettive, esperienze e discipline? Non è così. Non più.

Certi figuri, certi personaggi sono parte integrante del sistema ideologico che, attraverso la mercificazione della salute, il programma di depopolamento, i cd vaccini, è alla base dell’Agenda 2030 per la riduzione sistematica della popolazione mondiale. E lo sono proprio attraverso quelle armi di distruzione di massa che certi squallidi individui, consapevoli o inconsapevoli (è un problema che riguarda la coscienza di quei pochi che ce l’hanno) – facendo abuso della credulità popolare – chiamano ‘vaccino’ ciò che vaccino non solo non è, né come tale è menzionato in alcun documento scientifico.

Il mio plauso va comunque al rifiuto della nomination di questa figura politica e ideologica rinunciante che nulla ha a che vedere con la scienza.
Mentre, un “vergogna” lo grido a tutti quei sodali – comitati, associazioni e corporazioni che – consapevolmente o meno, non importa – stanno cancellando una parte dell’umanità.

Concludo con l’auspicio che, se in quella lista sopra riportata ci fossero altri dello stesso avviso della rinunciante, facciano altrettanto. Rifiutino anch’essi, e subito, la nomination perché su tutte queste balle “ne vedremo delle belle.”

Armando Manocchia – un fiero “novax”

Prof. Paolo Bellavite: “Si bastona la scienza in nome di un’ossessione politica”

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