Partirà – secondo le indicazioni del ministero della Salute contenuta in una circolare inviata alle Regioni – ai primi di ottobre la vaccinazione contro l’influenza stagionale, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 75% della popolazione a rischio: anziani e fragili. Il vaccino sarà offerto gratuitamente a over 60, bambini, cronici, donne in gravidanza e operatori sanitari, ma anche, “dopo aver coperto le priorità”, a chiunque la richieda.
La vaccinazione sarà disponibile in tutte le aree sanitarie, come ospedali, farmacie, ambulatori, residenze assistite. E la circolare indica anche la necessità di un forte impulso alla comunicazione pubblica.
“L’influenza – si legge nella circolare – rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo ed è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni individuo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive.
Le epidemie possono provocare alti livelli di assenteismo in ambito scolastico e lavorativo e perdite di produttività. Gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri per influenza possono aumentare durante i picchi della malattia. Le persone anziane, i bambini più piccoli, le donne in gravidanza e le persone con deficit della risposta immune o con malattie croniche sono maggiormente soggetti a forme gravi, ma tutta la popolazione può sviluppare gravi complicanze, tra cui polmonite, miocardite ed encefalite, che possono portare al decesso. Il tasso di mortalità complessivo stimato legato all’influenza è di 13,8 decessi ogni 100.000 persone ogni anno”.
La copertura vaccinale in Italia è molto al di sotto degli obiettivi: nella stagione 2023-2024 è stata del 53,3% tra gli over 65 e solo del 18,9% nella popolazione generale. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 fissa un target minimo del 75% tra gli anziani e l’ideale 95%.ANSA