Si aggiungono due ex pazienti che avrebbero subìto lo stesso ‘trattamento’ anni fa. Le donne denunciarono, ma i fascicoli vennero archiviati
Confermate le precedenti dichiarazioni. Spuntano altre denunce. Sono state ascoltate ieri durante l’incidente probatorio due delle presunte vittime di Giovanni Sgroi, medico e sindaco nel Cremonese accusato di violenza sessuale su almeno quattro pazienti. Davanti alla gip di Milano, Sara Cipolla, le donne hanno confermato gli abusi subiti nel corso delle visite mediche avvenute in una clinica di Pozzuolo Martesana. Tra le dichiarazioni rese c’è anche quella della 24enne di Cernusco sul Naviglio che fece aprire le indagini.
Altre casi di violenza sessuale
Sono previste le audizioni delle altre presunte vittime. Parallelamente sono proseguite le indagini della pm Alessia Menegazzo e dell’aggiunta Letizia Mannella dalle quali sono emersi altri casi di abusi. Sarebbero cinque le nuove denunce per violenze avvenute tra il 2012 e il 2016 nella Bergamasca. Non finisce qui, perché all’elenco di vittime (o presunte tali) si aggiungono due ex pazienti che avrebbero subìto lo stesso ‘trattamento’ anni fa, nel 1988 e nel 2010. Le donne all’epoca denunciarono, ma i fascicoli vennero archiviati.
Intanto, Sgroi si trova agli arresti domiciliari. Il sindaco di Rivolta d’Adda ha sempre respinto le accuse. Il prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, ha sospeso la carica del primo cittadino.
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