La Corte dâAppello di Perugia, mercoledĂŹ 9 luglio, ha assolto âperchĂŠ il fatto non sussisteâ tutti gli imputati della vicenda âSeven To Standâ
Lâindagine era partita nel 2016 e lâaccusa per tutti gli imputati era di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, come conseguenza della vendita di metodi di cura ritenuti fasulli, ideati e applicati dagli indagati su decine di persone residenti in tutta Italia per curare gravi patologie come lâartrite reumatoide e la sclerosi multipla.
Una terapia che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata però inutile, anzi dannosa, oltre che piuttosto costosa. In primo grado il Tribunale di Terni aveva emesso nel 2022 cinque condanne, tra i quattro e cinque anni di reclusione, mentre ora la Corte di Perugia ha completamente ribaltato la sentenza ed è caduta lâaccusa di associazione a delinquere.
Dagli inquirenti era stato posto al âverticeâ del gruppo lâavvocato di origini torinesi, residente per diverso tempo a Terni, Fabrizio De Silvestri, il quale contattato dalla redazione di TerniToday ha commentato lâassoluzione: âSono sempre stato tranquillo in questi anni, sapevo che non avevamo mai commesso reati, tutto è nato da un terribile fraintendimento, non è mai stato fatto nulla di male. La condanna in primo grado ci aveva sorpresi, ma siamo sempre stati trasparenti e tranquilli. Ă la fine di un incubo, si è voluto creare un mostro, ma ha trionfato la forza dellâonestĂ â.
Lâavvocato De Silvestri ha vissuto la vicenda da malato lui stesso di sclerosi multipla, e nonostante la complessa condizione di salute, ha subito detenzione in carcere ed arresti domiciliari per un totale di sei mesi: âAnche altri indagati avevano problemi di salute, è stata immaginata unâassociazione a delinquere fatta da malatiâ ha commentato sempre De Silvestri, il quale ha poi voluto a ringraziare i suoi avvocati Francesco Ciabattoni e Daniele Bertaggia, oltre allâordine degli avvocati di Torino che gli ha permesso di continuare ad esercitare la professione in questi anni.
Oltre al giĂ citato avvocato torinese, sono stati assolti anche la fisioterapista Annalisa Grasso, lâingegnere biomedico Edoardo Romani, il farmacista Giovanni Domenico Petrini e il medico Pierluigi Proietti. GiĂ assolto in primo grado il collaboratore Simone De Marco. Resta ora solo la Cassazione, ma gli imputati ci arrivano con unâassoluzione ampia perchĂŠ il fatto non sussiste.
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