Nuove situazioni di degrado, tra cattivi odori, comportamenti incivili e occupazioni sempre più invasive degli spazi pubblici
Chi vive o lavora a Mirafiori e Santa Rita ha ormai imparato a riconoscerli: camper parcheggiati giorni interi nei pressi di scuole e parchi, roulotte che spuntano nei cortili e nei parcheggi in prossimità dei complessi residenziali, bambini che corrono scalzi a pochi metri da strade trafficate. E poi schiamazzi notturni, rifiuti, minacce ai passanti e degrado che si estende sempre di più nelle vie della Circoscrizione 2.
Negli ultimi mesi, le segnalazioni da parte dei cittadini si sono moltiplicate: via Rubino, via Nitti, via Gaidano, via Gonin, via Pernati di Momo, strada delle Cacce e corso Unione Sovietica sono tra le zone più interessate dal fenomeno degli accampamenti abusivi di nuclei familiari rom, che sostano in spazi pubblici, senza autorizzazioni e senza alcun controllo. Le lamentele raccontano di bambini di nemmeno sette anni che fumano, adulti che urinano per strada e feste improvvisate in aree pubbliche.
«La situazione, se non fosse per il degrado che queste persone creano costantemente sul territorio, sarebbe anche tollerabile – ha commentato Alessandro Nucera, coordinatore in Circoscrizione 2, durante il consiglio -. Purtroppo, arrivano decine di foto ogni mese che segnalano situazioni al limite della legalità. Non si tratta solo di decoro urbano, ma di sicurezza e tutela dei minori. Il Comune deve intervenire».
A rispondere alle sollecitazioni è il presidente della Circoscrizione Luca Rolandi, che ribadisce come il problema non riguardi unicamente Torino sud, ma diversi territori cittadini. «Sin dalle prime segnalazioni abbiamo cercato di organizzare delle commissioni con gli assessori Porcedda e Rosatelli. Stiamo ancora aspettando una risposta, ma intendiamo intervenire».
In attesa di una linea condivisa, proseguono intanto le segnalazioni da parte dei residenti, che con l’arrivo dell’estate assistono a nuove situazioni di degrado, tra cattivi odori, comportamenti incivili e occupazioni sempre più invasive degli spazi pubblici. L’impressione, per molti residenti, è quella di un’emergenza che si ripropone ciclicamente, senza soluzioni strutturali. Nel frattempo, i camper restano sempre parcheggiati sotto le finestre, le roulotte continuano a spostarsi di zona in zona, e i residenti restano in attesa – più che di risposte – di interventi concreti.
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