Si prevedono rapporti catastrofici su economia, NHS, e accuse di razzismo e fascismo, con pressioni da UE, ONU e altre organizzazioni
Nigel Farage, leader di Reform UK, è ora considerato un potenziale primo ministro britannico, con il suo partito che supera il 30% nei sondaggi e vince elezioni suppletive. Non più solo un partito di protesta, Reform sta eclissando i Tory, percepiti insieme al Labour come un “unipartito” responsabile dei problemi del Regno Unito.
Farage, carismatico come Blair e Johnson, punta a una vittoria netta, ispirandosi a Clement Attlee, con un’agenda radicale: Brexit completa, taglio dell’immigrazione, abbandono del “net zero”, riduzione delle tasse e lotta al “wokismo”.
Tuttavia, l’élite tecnocratica britannica vede in lui una minaccia esistenziale e prepara una campagna feroce per distruggerlo, simile a quella contro Liz Truss o al “Project Fear” del 2016. Si prevedono rapporti catastrofici su economia, NHS, e accuse di razzismo e fascismo, con pressioni da UE, ONU e altre organizzazioni. Per resistere, Farage deve professionalizzare Reform, con un team di esperti, piani dettagliati e analisi legali per smantellare il sistema burocratico. La sfida è trasformare il suo piccolo gruppo in una macchina politica impeccabile, affrontando una battaglia brutale per conquistare Downing Street.
(The Daily Telegraph, Allister Heath, 29 maggio 2025)
FARAGE POTREBBE DIVENTARE PREMIER, MA L’ÉLITE VUOLE DISTRUGGERLO
Nigel Farage, leader di Reform UK, è ora considerato un potenziale primo ministro britannico, con il suo partito che supera il 30% nei sondaggi e vince elezioni suppletive. Non più solo un partito di protesta,…— Ora Basta (@giuslit) May 29, 2025