MILANO, 19 MAG – Il giorno prima che Marco Poggi, fratello di Chiara, partisse con i genitori, il 5 agosto 2007, per una vacanza in Trentino era “insieme” ad Andrea Sempio, il nuovo indagato nel caso Garlasco, ed è, dunque, “inverosimile” che il suo amico “non fosse a conoscenza” del fatto che il 19enne a breve sarebbe partito per quei giorni in montagna. Come, invece, Sempio ha messo a verbale, sostenendo che non sapeva quando effettivamente Marco sarebbe andato via col padre e la madre e ciò per spiegare quelle tre telefonate a casa Poggi, dove era rimasta solo la 26enne, ritenute “sospette” dagli investigatori.
L’ulteriore dettaglio, relativo al capitolo “chiamate” su cui i carabinieri puntano da tempo come elemento a carico di Sempio, risulta nelle vecchie carte e, in particolare, nell’informativa che fu redatta dagli investigatori nel luglio 2020. Quel fascicolo, di fatto sempre con al centro il ruolo dell’amico del fratello di Chiara, fu però archiviato nello stesso anno.
Negli atti era stata accertata, infatti, una “telefonata delle ore 01.05 del 4 agosto” fatta dal cellulare di Sempio verso casa Poggi, che per gli investigatori rientrava nella consuetudine da parte di Marco di “preavvisare” i suoi, col telefono dell’amico, quando stava rientrando. Chiamata che dimostrerebbe che i due ragazzi “erano insieme” e “ciò – scrissero i carabinieri – rende ancora più inverosimile che Sempio non fosse a conoscenza della prossima partenza dell’amico per il Trentino, con il quale era in compagnia la sera precedente alla partenza e con il quale era in corso l’organizzazione di una ulteriore vacanza a Punta Ala” della comitiva di ragazzi.
Sempio nelle precedenti indagini ha sempre ribadito di essere “sicuro” che Marco non gli avesse indicato “la data precisa della sua partenza”. E che quando chiamò casa Poggi, per tre volte tra il 7 e l’8 agosto, pochi giorni prima dell’omicidio di Chiara, lo aveva fatto per “chiedere” se ci fosse Marco. (ANSA)