Volodymyr Zelensky contro tutti, o quasi, punta il dito contro Vladimir Putin ma non esita a lanciare accuse in direzione di Stati Uniti e Cina
Il leader di Kiev continua a chiedere “pressioni” sulla Russia, che continua a compiere raid “ogni giorno e ogni notte per uccidere”. A Parigi, nelle stesse ore, va in scena il meeting tra la delegazione ucraina, rappresentanti europei e un team americano. La delegazione a stelle e strisce comprende Steve Witkoff, l’inviato speciale di Donald Trump per la Russia.
E proprio Witkoff, reduce da un viaggio a Mosca e dall’incontro con Putin, finisce nel mirino di Zelensky. “Penso che Witkoff abbia adottato la strategia della parte russa, penso che questo sia molto pericoloso perché lui diffonde, coscientemente o incoscientemente, le narrative russe”, dice il presidente ucraino.
Le accuse alla Cina
Per la prima volta, Zelensky chiama in causa in maniera esplicita la Cina, già sollecitata dopo la cattura di due cittadini cinesi al fronte: l’Ucraina, dice Zelensky, ha le prove che Pechino stia fornendo armi alla Russia. Il presidente afferma di aver ”ricevuto informazioni che la Cina sta fornendo armi alla Federazione Russa. Saremo pronti a discuterne in modo approfondito la prossima settimana”.
Zelensky afferma poi di essere stato informato sul fatto che ”rappresentanti della Cina siano coinvolti nella produzione di alcune armi sul territorio russo”. Adnkronos