di Giuseppina Pelasca – https://scenarieconomici.it – Nel mese di maggio gli Stati Uniti hanno acquistato uranio arricchito dalla Russia per un importo di 209,5 milioni di dollari, secondo i calcoli della RIA Novosti basati sui dati dell’American Bureau of Statistics. Si tratta del dato più alto da marzo 2023 ed un movimento in controintendenza con la dichiarazione ufficiale degli USA di voler interrompere gli acquisti di combustibile nucleare dalla Russia
A maggio, la Russia ha ripreso le forniture di uranio agli Stati Uniti dopo una sospensione temporanea ad aprile. Il volume delle esportazioni è stato di 91,1 mila tonnellate. Il valore dell’accordo è stato il più alto dal marzo dello scorso anno, quando la Russia fornì agli Stati Uniti uranio arricchito per un valore di 245,9 milioni di dollari.
In totale, gli Stati Uniti hanno acquistato uranio nel mese di maggio per la cifra più alta di tutti i tempi: 987 milioni di dollari. La Cina è diventata il principale esportatore di uranio arricchito (323,6 milioni di dollari). Al secondo posto c’è la Francia (245,4 milioni di dollari), al terzo la Russia.
All’inizio di maggio, le autorità statunitensi hanno approvato una legge che vieta l’importazione di uranio a basso arricchimento. Entrerà in vigore ad agosto.
Rosatom ritiene che tali sanzioni siano “distruttive per il funzionamento sostenibile del mercato globale dei beni e dei servizi del ciclo del combustibile nucleare”. Il capo dell’AIEA Rafael Grossi ha affermato che sull’introduzione dell’embargo dovrebbero esserci delle riserve, poiché tali misure non sono ormai realistiche.
Nel frattempo gli USA stanno acquistando tutto l’uranio possibile, in attesa dell’eventuale interruzione degli acquisti ad agosto.