Sperona tre volanti della polizia e tenta di investire un carabiniere: ricercato tunisino

Sindacato dei carabinieri

Prima ha speronato delle auto della polizia, poi ha provato a investire un carabiniere. Al momento è ancora ricercato il 28enne tunisino di San Giorgio delle Pertiche (Padova) che domenica pomeriggio è sfuggito a un controllo dei militari a Marghera

(www.ilgazzettino.it) – A quanto pare, però, l’episodio ha un precedente (quasi) analogo molto recente. Il 13 marzo scorso, infatti, per evitare un altro controllo, questa volta della polizia di Stato, aveva speronato ben tre volanti. In quel caso, però, la fuga era fallita: gli agenti erano riusciti a inseguirlo, bloccarlo e ad arrestarlo. Poi, in attesa del processo, era stato scarcerato.

Nemmeno due settimane più tardi, il secondo episodio. A Marghera, infatti, i carabinieri della stazione locale quando l’hanno visto passare alla guida di una Bmw hanno alzato la paletta. Il controllo, in questo caso però, pare fosse mirato anche ad altro: i militari avevano saputo, infatti, che l’uomo stava trasportando qualcosa di sospetto. Il controllo, in effetti, non è stato semplice, fin dalle prime battute. L’uomo, infatti, è sembrato decisamente poco collaborativo. Quando gli hanno chiesto di aprire la porta ha risposto che non poteva perché aveva il finestrino rotto. A questo punto, i militari, sentendosi presi in giro hanno provato a forzare la mano convincendolo a scendere dal veicolo alzando i toni. Per tutta reazione, però, l’uomo ha acceso il motore e ingranato la marcia, deciso a investire uno dei carabinieri di pattuglia. Il militare è riuscito a evitarlo per miracolo e ad esplodere due colpi contro la carrozzeria (probabilmente nel tentativo di bucargli le gomme). L’uomo con questa manovra così pericolosa è comunque riuscito a guadagnarsi la via di fuga. I carabinieri si sono lanciati all’inseguimento ma la Bmw è riuscita a dileguarsi facendo perdere le sue tracce.

LE RICERCHE

A questo punto sembrerebbe abbastanza evidente che l’intuizione dei carabinieri avesse basi solide. Che cosa poteva avere a bordo l’uomo da nascondere alle forze dell’ordine? Inutile girarci intorno: le possibilità sono ridotte a un paio di ipotesi, droga o armi. L’alert sulla sua fuga è stato diramato a tutti i comandi e a tutte le stazioni. Difficile che il 28enne, che è appunto conosciuto anche per diversi precedenti passati, tornerà a casa sapendo che proprio lì troverà qualcuno ad attenderlo. Più facile pensare che si stia appoggiando a qualche contatto per cambiare zona almeno in attesa che si calmino le acque.

ESPULSIONI

Il timore, probabilmente, non è solo quello di finire in prigione. Non è un segreto ormai che per i soggetti ritenuti pericolosi la questura oggi preferisca la via delle espulsioni rapide, con accompagnamento coatto ai centri per il rimpatrio in attesa di un volo per il Paese di provenienza. Una pratica che a Venezia, in questo ultimo anno, è stata particolarmente agevolata nei confronti dei nordafricani. Con la Tunisia, in particolare, i rapporti diplomatici sono particolarmente favorevoli: mediamente, negli ultimi tempi, ne sono stati rimpatriati circa una decina al mese.

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