Malore fatale, procura di Trento indaga sulla morte di Gloria Bassetti

Gloria Bassetti

TRENTO. Sulla morte improvvisa di Gloria Bassetti la procura di Trento ha aperto un’indagine a carico di ignoti per omicidio colposo, per una presunta negligenza medica. La donna, 43 anni, madre di quattro ragazzi, si era sentita poco bene nella giornata di lunedì. La sera la situazione si era aggravata con forti dolori al braccio sinistro, ma anche alla spalla e alla schiena; dopo la mezzanotte il marito si era rivolto alla guardia medica, che aveva consigliato di prendere la Tachipirina. Gloria Bassetti è morta qualche ora dopo, nel suo letto.

«Non cerco denaro, voglio capire perché è morta mia moglie, voglio solo la verità» spiega il marito Hammadi Harzalli, con cui la donna gestiva il noto bar e kebab “Al Athir”, all’inizio di via Brennero. «Ho ricevuto tantissime chiamate di conoscenti e di clienti, che mi hanno manifestato la loro vicinanza – racconta l’uomo, ancora sconvolto – Da martedì, da quando mia moglie è morta, non ho più avuto il coraggio di aprire il locale».

«Non cerco denaro, voglio capire perché è morta mia moglie, voglio solo la verità» spiega il marito Hammadi Harzalli, con cui la donna gestiva il noto bar e kebab “Al Athir”, all’inizio di via Brennero. «Ho ricevuto tantissime chiamate di conoscenti e di clienti, che mi hanno manifestato la loro vicinanza – racconta l’uomo, ancora sconvolto – Da martedì, da quando mia moglie è morta, non ho più avuto il coraggio di aprire il locale».

Nella casa di via Soprasasso a Gardolo Gloria stava terminando i preparativi per il Natale. Lunedì stava già male e non se l’era sentita di andare al lavoro. Aveva trascorso la giornata a casa e acquistato su internet i regali per la sua famiglia: il marito Hammadi lo ha scoperto ieri, quando gli è arrivato l’avviso che i pacchi erano in arrivo.

«Sono andato a prenderli: sono i regali per i nostri figli» dice con la voce rotta dal pianto. Gloria Bassetti non poteva sapere che quello sarebbe stato l’ultimo giorno della sua vita, e lo ha trascorso sempre con il pensiero rivolto alla sua famiglia, ai giorni di festa da trascorrere insieme. Ma il dolore non le lasciava tregua. «Anche oggi sto male – ha scritto su Facebook il giorno prima della sua scomparsa – perché il mio medico come altri non mi ha voluto guarire».

La sera, quando Hammadi era tornato dal lavoro, l’aveva trovata a letto, sofferente. Dopo la mezzanotte la drammatica chiamata alla guardia medica. «Il dottore ha parlato con mia moglie, che piangeva per il dolore, e le ha detto di prendere la Tachipirina. Non è venuto a visitarla, né mi ha detto di portarla al pronto soccorso. Poi ha staccato il telefono. Allora ho sistemato i cuscini affinché Gloria riuscisse a sentire meno dolore. Si è addormentata e l’ho lasciata riposare. La mattina dopo la sua mano era fredda, ghiacciata».

Attraverso l’avvocato l’uomo ha presentato denuncia. Il pm Giorgio Bocciarelli ha aperto un fascicolo per colpa medica.
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