“Pescatori di uomini”, la lettera strappalacrime di Casarini per avere i soldi

Casarini e card. Zuppi
Luca Casarini e il card. Zuppi – foto AP

Ha fatto discutere l’ultimo numero di ‘Panorama’ nel quale, con un articolo a firma di Giacomo Amadori, si ricostruisce il fiume di denaro con cui le Diocesi italiane, su indicazione del Cardinal Zuppi, avrebbero finanziato le operazioni di recupero migranti organizzate dall’ex leader no global Luca Casarini.
Sull’importante flusso di soldi dei fedeli usati per finanziare le attività di Casarini e della sua ong Mediterranea Saving Humans, è in corso una inchiesta da parte della procura di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione.

Tra i documenti riportati da ‘Panorama’ appare anche un interessante carteggio dell’agosto 2020 tra lo stesso Casarini e il vescovo di Modena Erio Castellucci, vicepresidente della Cei. Si tratta dell’ok della Diocesi modenese a un primo finanziamento da 10mila euro al quale, sempre secondo ‘Panorama’, ne seguiranno altri più corposi.

Scrive Castellucci

‘Carissimo Luca, grazie! Ho letto e riletto la tua lettera e sono tante le emozioni e le riflessioni che vorrei esprimere: tra sdegno e rabbia per l’indifferenza quasi generale e la gratitudine e stima per te e gli altri amici, che state davvero mettendo in pratica quello che Gesù ha proposto. L’iniziativa è molto valida: occorre che ci si coordini e certamente don Mattia (il vicario di Nonantola, cappellano della Mediterranea ndr) potrebbe essere un ‘perno’ per quanto riguarda le diocesi. Dopodomani vedo il Cardinal Zuppi, con il quale parleremo anche di questo. Aggiungo questo: sarò già in grado lunedì di inviare la prima somma di 10mila euro (goccia nel mare, ma…): non so se arriveranno in giornata, perché non conosco i tempi delle banche… spero di sì. Ti chiederei un iban, in modo da fare l’operazione direttamente e il più velocemente possibile.
Ci teniamo in contatto… grazie e un abbraccio!’

Replica di Casarini

‘Don Erio Grazie. Grazie per quella che tu chiami ‘una goccia nel mare’, ma che ha in sé una potenza straordinaria. Perché vedi, queste gocce sono come le lacrime: a cosa servono le lacrime di Maria, di fronte a tanto orrore come quello di un figlio ucciso? A cosa servono le lacrime di un bambino di fronte alla violenza? Queste gocce, come le lacrime, sono calde. Si fanno strada nell’acqua resa gelida dall’indifferenza, nell’aria rarefatta dei senza respiro, e si muovono, scendono dagli occhi e rigano il viso, bagnano il mare e per un attimo lo riscaldano, mescolandosi alle onde. Sono gocce che vengono dal cuore, e ognuna ha il peso e la forza di un oceano. Caro Padre, sappi questo: con questa goccia delle tue lacrime, noi riscalderemo l’acqua del Grande Lago di Tiberiade’.


Dagospia

E ancora: ‘Se organizziamo il fatto che una volta al mese le parrocchie della diocesi possono destinare una lacrima, le offerte raccolte dai fedeli, al soccorso in mare... Noi avremo un fiume caldo capace di trasformare l’intero clima di questo pezzo straordinario di mondo. Provo a mettere giù uno schema di costruzione della associazione Grande Lago di Tiberiade, cosicché tu possa parlarne a Don Matteo Zuppi. Il giorno 10 incontreremo, io, Beppe e Don Mattia, Don Corrado Lorefice. Poi Monsignor Mogavero (Domenico, ndr), poi Don Permisi (il vescovo Michele, ndr) e tanti altri. Per intessere insieme la rete dei pescatori di uomini. Grazie dunque per questa prima goccia’.

E Casarini invia l’iban di Beppe Caccia (ex assessore a Venezia finito nella inchiesta) e specifica: ‘Si tratta del conto di Beppe, per non fare inutili giri di bonifici che farebbero tardare l’arrivo. Ci mettiamo alla ricerca adesso di tutto il resto: entro martedì dobbiamo pagare circa 40 mila euro… ma ce la faremo! Ti abbraccio forte. Luca’.
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