Repubblica di San Marino, Banca Centrale: c’è del marcio in San Maroin?

Riceviamo e pubblichiamo

Caro direttore,

eccomi di nuovo dopo alcune settimane a riproporle qualche quesito su quanto si sta reiterando nella sedicente antica Terra delle Libertà dove queste ultime paiono non essere così evidenti, a partire da quella di Stampa sempre più condizionata dalla locale Banca Centrale, dagli umori del Governo e soprattutto dall’ignavia dei cittadini che alle stesse si vede non aspirano più.

È infatti ricalato il silenzio su una delle vicende più brutte degli ultimi anni e che potrebbe costar carissima all’antica Repubblica, pesando sulle spalle di tutti i cittadini se non addirittura sfociare in una vera e propria bancarotta, ovvero la proditoria ed illegale messa in Liquidazione Coatta Amministrativa di Asset Banca da parte di una Banca Centrale che, pur avendo cambiato Governance dal momento della comminazione, continua incurante nel mantenimento di uno status quo evidentemente in contrasto addirittura con le Leggi di quell’Europa cui, apparentemente, il piccolo enclave vorrebbe associarsi, oltre che decisamente in violazione anche con quanto stabilito dalla Convenzione dei Diritti Umani in merito al Diritto di Proprietà.

Ho usato l’espressione “apparentemente” in virtù di un paio di considerazioni che a mio avviso vanno fatte, ovvero: perché infatti solo ora a pochi passi da uno sbandierato accordo, oltretutto dato solo alcuni mesi fa per concluso entro la fine del 2023 (https://teleromagna.it/it/politica/2023/10/3/san-marino-accordo-di-associazione-ue-lavori-chiusi-entro-fine-anno https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/beccari-a-bruxelles-avanti-verso-lue-a717e366 , qualcuno si ricorda dell’istituto del referendum onde sondare la cittadinanza in merito ad esso?

Forse perché un’eventuale consultazione comoda a chi, in quel modo, vedrebbe slittare di sei mesi dalla data di quest’ultimo eventuali elezioni politiche come Legge locale prevede? Già perché sei mesi sono sempre sei mesi e certe attività, sottotraccia ma non troppo, potrebbero proseguire favorendo di fatto chi magari ne gioverebbe in termini elettorali, o no?

Tra l’altro mi chiedo, come ci si potrebbe effettivamente presentare in Europa con delle “pendenze” della portata di una banca chiusa illegalmente cui non sono stati neppure restituiti beni e soldi sequestrati nonostante sentenza definitiva emessa da oltre un anno e mezzo? Come si potrebbe giustificare un sistema finanziario tutelato da un’Ente che evidentemente per mesi e mesi sta continuando a lavorare nonostante di fatto fuorilegge nella composizione del suo Consiglio Direttivo? Come si potrebbe giustificare agli occhi UE la vicenda dei correntisti CIS, cornuti e mazziati con decisioni unilaterali prese da un Governo che a quanto pare indebita il piccolo Paese sempre di più ma non utilizza quei soldi per sanare posizioni che di fatto strangolano centinaia di cittadini?

E poi: come mai dopo un po’ di fuochi di artificio all’interno dell’enclave– in Italia la notizia non è mai arrivata, misteri delle cataratte giornalistiche nostrane! – nessuno parla più dei coinvolgimenti dei Servizi Segreti italiani o di quelli della Guardia di Finanza nelle faccende interne alla RSM, entrambi coinvolti da colei che dovrebbe presiedere l’Ente di controllo del sistema finanziario a tutela della Repubblica di San Marino e nonostante quanto regoli la Sovranità dello Stato stesso? Le interlocuzioni di cui sopra hanno nulla a che fare con quanto ad Asset e di conseguenza al rinvio a giudizio dei vari Confuorti, Siotto, Savorelli e compagnia cantante?

Tornando quindi ad Asset banca, perché dopo un paio di trafiletti sulle cronache locali a spiegazione del torto subito e subendo nessuno ha continuato a battere il ferro finché era caldo (e lo è ancora, uh se lo è!)?

E l’informazione locale? Perché di tutto questo non scrive, attende comunicati stampa cui rispondono puntualmente – anche se, a mio avviso, in maniera scomposta e sconclusionata nei contenuti – solo dalle pagine di un blog da sempre schierato in difesa dell’attuale Governance di BCSM?

Mi chiedo cioè caro direttore, la questione Asset a suo avviso non andrebbe forse sviscerata meglio, tutta, comprendendo cioè anche quanto alle assoluzioni da parte del Tribunale Locale di Presidente e Direttore Generale o la facilità con cui le pene derivanti da condanne subite da questi ultimi in Italia nel Procedimento Re Nero siano alla fine diventate di competenza sammarinese diluendosi così fino a divenire quasi inesistenti?

Quanto, a suo avviso, tutto ciò sfocia nei comportamenti e nei silenzi di Asset stessa che mai ha neppure cercato, a quanto parrebbe, di portare la propria vicenda all’attenzione delle Cronache italiane nonostante i danneggiati in primis siano Europa Trust e Benifid due Società con sede nel belpaese?

Come mai chi risulta essere il mediatore di BCSM tra le parti può essere colui che fu fino al 2019 avvocato di una delle due, la danneggiata, e precedentemente anche della banca assorbita da quest’ultima già nota alle cronache per le vicende del Conto Mazzini?

Non le pare, caro direttore, che il marcio, quello che puzza, non sia quindi solo in Danimarca?

Lettera firmata

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