Cei in allarme sull’Imu: “vogliono farci pagare 11 miliardi”

vescovi contro i muri

Il segretario generale della Cei: “Stanno arrivando le notifiche di pagamento”.
Molti enti ecclesiastici stanno ricevendo in questi giorni la notifica del provvedimento della Commissione europea, adottato lo scorso 3 marzo, relativo al recupero degli aiuti di Stato concessi sotto forma di esenzione dall’Imposta comunale degli Immobili (Ici) tra il 2006 e il 2011. La Segreteria generale sta monitorando la questione e fornirà indicazioni nei prossimi giorni”.

E’ il testo di una lettera inviata alle “eccellenze reverendissime”, membri della Conferenza episcopale italiana e visionata da La Stampa, firmata dal segretario generale della Cei Giuseppe Baturi. Per capire il motivo dell’allarme tra i vescovi bisogna proprio tornare al 3 marzo scorso. Ovvero il giorno della Decisione dell’Unione Europea che ordina all’Italia di recuperare la tassa non pagata per cinque anni. Con gli interessi. Nel dispositivo si parla di recupero immediato e definitivo.

Le prime lettere di notifica di pagamento sembrano dunque arrivate. Potrebbe essere, scrive La Stampa, “l’ultimo capitolo di una storia lunga trent’anni. Forse l’epilogo di un contenzioso con l’Europa e di battaglie per tribunali che si trascinano da almeno venti: corsi, ricorsi, controricorsi, un infinito braccio di ferro su quanto la Chiesa italiana deve pagare allo Stato italiano di Ici (poi Imu), su chi deve pagare i miliardi arretrati e cumulati nell’arco di cinque anni”. In ballo ci sono 11 miliardi.  affaritaliani.it

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