Razzi da Gaza verso Israele, Netanyahu: “siamo in guerra”

Benyamin Netanyahu

“Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un’operazione, è proprio una guerra”.
Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo di aver dato l’ordine all’esercito di richiamare i riservisti e di “rispondere alla guerra con irruenza e un’ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora”. “Il nemico – ha sottolineato – pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo”.

Oltre 20 i morti in Israele: questo il bilancio provvisorio degli attacchi condotti oggi da Hamas, secondo il Magen David Adom, equivalente locale della Croce Rossa. I feriti sono oltre 300. Alcuni ospedali hanno chiesto alla popolazione donazioni di sangue. ”Un certo numero di terroristi sono penetrati in territorio israeliano da Gaza. Gli abitanti della zona devono restare nelle loro abitazioni”: lo ha reso noto il portavoce militare israeliano. Sul web si sono intanto diffuse immagini – la cui autenticità non è stata ancora confermata – che mostrano miliziani palestinesi in volo da Gaza verso Israele con deltaplani.

“Decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”. Lo ha annunciato il portavoce militare.

razzi contro Israele

“Israele ha il diritto di difendersi da questi odiosi attacchi”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen esprimendo la sua “inequivocabile condanna” per gli attacchi condotti da Hamas che definisce “terrorismo nella sua forma più spregevole”.

In seguito all’inizio delle ostilità i supermercati di Gaza sono stati presi d’assalto dalla popolazione che teme che dovrà adesso affrontare un conflitto prolungato con Israele. Gli scaffali dei prodotti alimentari – riferiscono fonti locali – si sono presto svuotati. Lunghe file sono segnalate anche dai fornai. Nelle stazioni di benzina automobilisti cercano di aggiudicarsi le ultime scorte di combustibile disponibili, in un’atmosfera di forte tensione.

Hamas ha affermato di aver lanciato contro Israele “5.000 razzi” nella fase di apertura della operazione che ha chiamato ‘Alluvione al-Aqsa’. “Abbiamo deciso di mettere fine ai crimini di Israele”, si legge in un comunicato in cui denuncia “profanazioni” avvenute nei Luoghi santi di Gerusalemme.  ANSA

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