Alessia Morani contro Vannacci: “Meloni tagli i rami secchi”

Alessia Morani

Alessia Morani su Twitter: “Mi ero ripromessa di non scrivere nulla su quel generale #Vannacci diventato noto in questi giorni per le farneticazioni, come le ha definite giustamente il Ministro della Difesa Crosetto, contenute in un libro autopubblicato qualche giorno fa.
Leggo, però, che commentatori e politici di destra, ad esempio #Donzelli di Fratelli d’Italia, stanno sostenendo che il diritto ad esprimere le proprie idee e la libertà di manifestazione del pensiero vanno difesi sempre, a prescindere dal merito delle affermazioni fatte.

Sul tema mi permetto di osservare:
-il soggetto di cui parliamo non è un “cittadino qualunque” ma è un militare, stipendiato con le tasse degli italiani, che ha dei precisi doveri.
Il primo è rispettare questo giuramento “giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.
Come è noto, l’art. 3 della Costituzione dice “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
I contenuti del libro del generale sono in palese contrasto con la Costituzione italiana poiché si tratta di un bignami (inteso come condensato e non come Galeazzo eh) di discriminazioni in palese violazione di questo fondamentale principio.

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Inoltre, le parole del generale gettano discredito sull’Esercito italiano poiché il suo comportamento è una manifesta violazione del dovere di adempiere alla propria funzione con disciplina e onore e di non nuocere il prestigio, il decoro e l’immagine dell’amministrazione pubblica di appartenenza.
Ora aspettiamo con fiducia l’esito delle procedure che sono state avviate dall’Esercito italiano, a cui esprimo la mia più profonda stima e gratitudine.

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Infine, una piccola nota politica: finché la destra italiana continuerà a difendere i De Angelis e i generali razzisti e omofobi non riuscirà a diventare una destra credibile, europea e liberale. Se la #Meloni vuole davvero diventare “la nuova Merkel” deve avere il coraggio di tagliare decisamente questi rami secchi che pesano come macigni. Perché il merito delle cose che si difendono, a differenza di quello che dice #Donzelli, c’entra moltissimo con la politica e fa la differenza.
A destra come a sinistra.

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