Naufragio migranti, Grecia: hanno rifiutato aiuto per proseguire verso l’Italia

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Sono almeno 79 i migranti morti nel naufragio di un peschereccio a sud della penisola del Peloponneso, al largo della Grecia. L’imbarcazione, lunga 30 metri, si è ribaltata in acque internazionali, a 47 miglia nautiche da Pylos. Finora 104 persone sono state tratte in salvo. Secondo le ricostruzioni dei sopravvissuti, a bordo c’erano centinaia di persone, “forse fino a 750”. Il peschereccio era partito da Tobruk, in Libia, con l’obiettivo di raggiungere l’Italia. Secondo Alarm Phone, le autorità greche erano state allertate delle difficoltà in cui l’imbarcazione si trovava.

La versione della Grecia

Inizialmente, Alarm Phone era stata contattata per segnalare un’imbarcazione in difficoltà. Secondo la guardia costiera greca, anche un aereo dell’agenzia europea Frontex aveva avvistato il peschereccio intorno alle 12 di martedì, e successivamente due motovedette. I migranti, spiegano le autorità elleniche, “hanno rifiutato qualsiasi assistenza e hanno dichiarato di voler proseguire il viaggio verso l’Italia”.

UE: le Ong fanno un ottimo lavoro

La commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson ha commentato così il naufragio: “Penso sia il segno del fatto che la nostra politica migratoria non funzioni bene al momento. La cambieremo con il nuovo Patto” di migrazione e asilo “ed è importante aver dimostrato di poter lavorare insieme sul tema”. Johansson ha aggiunto che “la situazione di stallo durata sette anni è finita” e ha difeso le Ong: “Sono diverse tra loro, ma in generale fanno un ottimo lavoro e salvano vite”.

Le ricerche dei dispersi

i soccorritori continuano “a operare al largo di Pylos e continueranno a farlo anche di notte, con l’assistenza del C-130 dell’aeronautica militare”. Le speranze di trovare superstiti si affievolisce però ogni ora che passa. Stando alle prime informazioni, le persone a bordo del peschereccio venivano da Siria, Pakistan ed Egitto. Tra loro, raccontano i soccorritori, c’erano anche donne e bambini stipati nelle stive. Secondo le testimonianze, nessuna di loro indossava il giubbotto di salvataggio. tgcom24.mediaset.it

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