Banca Centrale della Repubblica di San Marino, la maggioranza zoppa e il futuro della RSM

di Alfiero Casamenti – In Repubblica di San Marino ad oggi sono rimaste in tutto cinque banche:
Banca Agricola Commerciale Istituto Bancario Sammarinese,
Banca di San Marino S.p.A.,
Banca Nazionale Sammarinese S.p.a.,
Banca Sammarinese di Investimento s.p.a.,
Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino.
Di queste almeno due sono di fatto banche dello Stato.

La Banca Centrale della RSM, la quale negli anni pare non aver mai neppur pensato di ridurre l’organico (a fronte dei soggetti finanziari locali che ormai si contano sulle dita di una mano) pur continuando a chiudere in perdita ogni stagione (quest’anno il bilancio dice – 1.000.000 di euro) esalta però l’aumento della raccolta bancaria, di fatto però relazionabile seriamente alla sola Banca Sammarinese di Investimento, visto che quanto collegabile alla milionata di attivo di Carisp SM non può essere certo presa in considerazione senza valutare l’incidenza di certi giochetti contabili di cui la stessa banca di Stato (al 100%) ha potuto usufruire grazie proprio a BCSM

https://espresso.repubblica.it/economia/2021/03/25/news/san_marino_cancella_mezzo_miliardo_di_debiti-293787802/ .

La stessa Banca Centrale, vistene le funzioni, parrebbe inoltre responsabile di episodi di mancata vigilanza (riconosciuti anche in sede CEDU oltre che ventilati nelle pagine della Relazione della Commissione d’Inchiesta sul CIS ed il dissesto bancario locale) e di manovre decisamente contraddittorie tipo:

  1. prima chiudere Asset illegalmente e salvare il Credito Industriale Sammarinese (CIS) con finanziamenti un po’ così

https://www.milanofinanza.it/news/la-banca-centrale-di-san-marino-salva-banca-cis-201907221354569462

  1. poi chiudere il CIS e, costretta dal Tribunale, riaprire Asset

(salvo, tra l’altro, dover far rispondere in Europa la RSM per quanto in essa contenuto grazie anche ai cascami di Banca Commerciale Sammarinese, Conto Mazzini ed altre follie finanziarie comprese, fatti assorbire ad Asset da BCSM nel 2013, visto che l’ideona della LCA, forse comminata onde impedire il prosieguo delle attività giudiziarie contro la stessa, pare stesse portando la RSM a dover rispondere alla Corte EDU di Violazioni al diritto di proprietà tra gli altri anche di cittadini italiani e UE).

Indi

  1. prima difendere l’operato della Governance Grais, Savorelli, Siotto, Moretti etc… attraverso una strampalata opposizione al reintegro di Asset decretato dal Tribunale Unico, https://www.sanmarinortv.sm/news/cronaca-c3/asset-banca-vince-anche-in-appello-contro-banca-centrale-annullata-l-amministrazione-straordinaria-a209708

  1. poi, vista la mala parata, dopo aver contribuito, grazie all’attuale Governance (Tomasetti, Ucci e compagnia cantante, autrice del ricorso di fatto disintegrato dal Tribunale), a mantenere illegittimamente in LCA la sopracitata Asset per la bellezza di 5 anni (contro l’uno di chi di fatto aveva adottato il provvedimento), addirittura costituirsi parte civile contro gli stessi succitati al punto A di cui aveva proseguito l’operato.

https://www.sanmarinortv.sm/news/cronaca-c3/il-processo-dell-anno-a-confuorti-savorelli-e-guidi-a236577

  1. Prima, grazie all’attuale Governance, come detto, foraggiare il CIS (come espresso anche da forze di opposizione “ […] Gli interventi di BCSM prima dell’azione giudiziaria e della richiesta (non di BCSM) di commissariare Banca CIS; un gruppo bancario, quello di Banca CIS, costituito con l’autorizzazione di BCSM partendo dall’acquisizione del Credito Industriale Sammarinese da parte di Banca Partner e poi la successiva incorporazione dell’Euro Commercial Bank; finanziamenti concessi a Banca CIS durante la presidenza Tomasetti anche con il tentativo di coinvolgere il Congresso di Stato in compiti non suoi e con la modifica retroattiva di un verbale del Consiglio Direttivo da parte della stessa Tomasetti per rendere possibile uno di questi finanziamenti. Vicenda, quest’ultima, menzionata nella Relazione della Commissione d’Inchiesta su Banca CIS nel capitolo “Il verbale cambiato”, pag. 178-179 “ https://www.sanmarinortv.sm/news/comunicati-c9/rf-bcsm-e-banca-cis-a228787

  1. Poi, non solo chiuderlo, ma evitare di restituire il più possibile ai correntisti e ai titolari di obbligazioni dallo stesso emesse negli anni con l’ovvio placet della Banca Centrale

https://www.milanofinanza.it/news/shock-a-san-marino-la-banca-nazionale-converte-risparmi-in-bond-senza-mercato-202302032113114188 https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/23_gennaio_17/san-marino-thomas-biagi-risparmi-congelati-soldi-ostaggio-altri-10-anni-f0e249b2-9687-11ed-8b49-859cf6e1fb2a.shtml

In merito a quanto sopra si aggiunga quindi cosa potrà oltretutto comportare per la RSM a livello risarcitorio l’aver chiuso illegalmente una banca https://www.sanmarinortv.sm/news /attualita-c4/vicenda-asset-i-soci-pronti-ad-azioni-civili-contro-lo-stato-e-banca-centrale-a237297 visto che se, come parrebbe, i danni si aggirassero intorno a qualche centinaio di milioni di Euro i famosi 350 milioni di debiti fatti dallo stesso Stato (anche grazie anche all’instancabile attività di BCSM e della sua gestione nel trovare finanziatori worldwide) sarebbero di fatto già spesi.

Ovvio che a quanto sopra vada anche aggiunto quanto la stessa BCSM con la chiusura illegittima di Asset ha provocato a tutti coloro che avevano vertenze in atto con essa e, ancor prima, con BCS in quella sversata, per ordine sempre di BCSM, impedendo di fatto con la comminazione della LCA illegittima la prosecuzione dei procedimenti per sei anni sei.

Senza contare ciò che tra non molto arriverà da parte di Fitch e del FMI che, di sicuro, non migliorerà il rating della piccola Repubblica e, anzi più probabilmente, la infilerà in un cul de sac di difficile soluzione (salvo forse qualche altro gioco di prestigio?) che graverà sulle spalle di tutti i cittadini dell’enclave salvo radicali cambiamenti di rotta delle politiche economiche e conseguenti vantaggi per la raccolta finanziaria ad oggi però ancora invisibili sull’orizzonte ottico della RSM.

Eppure da BCSM si leggono proclami ed autocelebrazioni sul proprio operato che, ad avviso dello scrivente, quantomeno sembrerebbero fuori luogo, vista la cruda realtà finanziaria in cui la RSM si sta dibattendo, con il rischio di affondare definitivamente se non arriva in fretta un accordo con l’Europa e, soprattutto, con BCE.

Chissà se la pratica dell’autolode è stata adottata per provare a condizionare l’opinione pubblica su presunti successi, invisibili agli occhi dei più, visto che i numeri della rielezione della Presidente, stranamente combacianti con quelli dei “sopravvissuti” in maggioranza, si immagina non permettano sonni tranquilli considerato quanto potrebbe costare all’Ente di vigilanza e quindi allo Stato quanto dal primo provocato negli anni dal 2005 ad oggi?

In merito a questi numeri risicati di Governo e Presidenza BCSM, che qualcuno dice direttamente collegati, sembra che in tanti oltretutto si chiedano infatti con che coraggio l’attuale Esecutivo (più la Corte dei Miracoli che riuscirà eventualmente a raccattare nei prossimi tre mesi e mezzo) si potrà presentare a inizio Ottobre al Presidente italiano Mattarella in visita ufficiale per magari concordare qualsivoglia iniziativa – e, nel caso, in nome di chi si presenterà visto che i conti dicono che la maggioranza attuale rappresenterebbe ormai solo circa il 53% del 51% dei votanti del 2019 ovvero, a star larghi, circa 9.000 sammarinesi su 35.000 aventi diritto – o, visti i numeri, se tale accrocchio possa realmente rappresentare l’interesse comune in un Accordo di Associazione europea (per la quale a nessuno della maggioranza pare sia passato per la testa di indire un referendum tra i cittadini onde conoscerne l’opinione in merito).

Certo è che l’ottimismo sul proprio operato e sul futuro della RSM da parte di politica e finanza paiono abitudini difficili da sradicare visto che c’è sempre qualcuno in loco che sui siti d’informazione locali continua paradossalmente ad incensare maggioranze zoppe, ritenendole più forti di quelle assolute, oltre che lodare l’operato di chi, straniero, nella piccola Repubblica ormai da decenni continua a portare avanti gli affari propri che a quanto pare da anni non coincidono con quelli della trasparenza, della Legge locale o europea e della logica (basti pensare alla discussa vendita dei Crediti Delta, quanto a Demeter e al Credite Suisse, agli interessi maturati sul prestito “ponte” con Cargill a quanto pare mai utilizzato e generatore di passivi inutili https://www.libertas.sm/csdl-sul-prestito-cargill-buttati-via-da-san-marino-quasi-5-milioni-di-euro-tra-interessi-e-costi-di-intermediazione/

https://www.corriere.it/economia/finanza/21_febbraio_05/san-marino-caso-cargill-prestito-top-secret-stato-704710b4-672f-11eb-8ada-57b39586265a.shtml

o al famoso memorandum con Banca d’Italia relativamente al quale l’ex SDS Esteri Nicola Renzi, in carica al momento della nomina dell’attuale Presidenza di BCSM si è così ultimamente espresso in Tribunale “[…] io chiedevo costantemente bozze, draft di questo memorandum possibile con Bankitalia. Feci anche una domanda molto diretta: se domani da Banca d’Italia arrivasse la possibilità di firmare qualunque cosa, un qualunque documento, noi cosa chiederemmo di firmare? Cosa saremmo disposti ad accettare? Non ho mai avuto la bozza di nulla… di un draft che potesse dare conto di una linea

Ma del resto ognuno la propria lingua la usa per leccare ciò che preferisce o, più facilmente, gli conviene per i propri interessi di bottega.

Comunque, tranquilli, la Presidente in merito ad appunto eventuali associazioni UE, vigilanze di BCE e memorandum con Banca d’Italia ha dichiarato: “Ovviamente negli scenari che le autorità politiche decideranno di delineare noi ci adegueremo e cercheremo di provvedere molte soluzioni con lo spirito di adattabilità che deve avere un autorità di vigilanza moderna. Non sarà difficile per noi adeguarci a nessuno degli scenari che si prefigureranno, in quanto da tempo c’è sintonia con le nostre omologhe autorità europee, con la BCE; la normativa europea è stata sostanzialmente recepita nel Paese. Per cui, sicuramente sapremo adattarci a qualunque scenario”.

Come sempre?

https://sanmarinofixing.com/2022/12/05/il-fmi-bacchetta-su-iva-debito-ue-e-fisco/
https://www.libertas.sm/notizie-2019-09-28-linformazione-di-san-marino-il-fmi-boccia-la-legge-salvabanche/

https://www.tribunapoliticaweb.sm/politica/2019/02/02/32831_lfmi-boccia-la-politica-finanziaria-del-governo/

https://www.libertas.sm/pubblica-il-report-fmi-su-san-marino-necessario-ambizioso-consolidamento-fiscale-per-garantire-la-sostenibilita-e-ridurre-i-rischi/

E quindi tutto quanto accaduto negli ultimi anni e in qualche caso ancora oggetto di procedimenti giudiziari, comprese certe manipolazioni di documenti (come ad esempio in merito alla data di deposito dello stato passivo di Asset il Bollettino Ufficiale del Maggio 2018 o i verbali ritoccati di cui parla la Commissione d’inchiesta sul dissesto bancario in merito a quanto statuito dal Comitato Credito e Risparmio – Comitato per la Stabilità Finanziaria del 2 agosto 2018), LCA comminate a “pene”, negazione di diritti evidenti di soci, correntisti e vittime di magheggi bancari non vigilati per anni e tutt’ora protratte, parrebbe facessero e facciano parte del citato (lento) recepimento delle normative Europee tipo la direttiva (UE) 2015/849 – Quarta direttiva antiriciclaggio -, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di contrastare appunto il riciclaggio (o finanziamento del terrorismo) che sicuramente in relazione a posizioni di cui, grazie a BCSM, oggi è responsabile CarispSM sono state talmente rispettate alla lettera da portare la CEDU a valutare la vigilanza con la frase che segue: “ the Court cannot but note that while the BA (Banca Centrale della RSM. ndr) may have had the relevant powers in law, it appears from the limited information available that in practice, as supervisory authority, it left much to be desired in relation to its actions in the present case” (cfr punto 111 https://hudoc.echr.coe.int/eng?i=001-221637 )

Ma in fondo, cari sammarinesi, perché alle Governance di nazionalità italiana (salvo lo svizzero-egiziano Grais) che si sono succedute negli anni in BCSM dovrebbe importare qualcosa di voi quando, dalla sua costituzione, questa pare non abbia fatto altro che accumulare responsabilità nel disastro finanziario della RSM, viste appunto le sue le vigilanze non solo poco vigili, ma addirittura sorde anche quando quanto ciò su cui avrebbero dovuto vigilare gli è stato addirittura sottolineato anche da soggetti istituzionali italiani e ciononostante l’hanno ignorato?

Alfiero Casamenti

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K