gelo negli Usa – dicembre 2022
Mentre ancora si contano i danni del maltempo in Emilia Romagna e si indossa la giacca viste le fresche temperature, c’è invece “una elevata probabilità (al 66%) che le temperature globali superino di 1,5 gradi i livelli pre-industriali per almeno un anno fra il 2023 e il 2027”. È inoltre quasi certo (al 98%) che questi cinque anni nel loro complesso saranno i più caldi mai registrati, per l’effetto combinato del riscaldamento globale di origine umana e del Nino, il riscaldamento periodico del Pacifico tropicale centrale e orientale, di origine naturale.
Fra 1,1 e 1,8 gradi sopra la media
La temperatura globale media per ciascun anno fra il 2023 e il 2027 è dunque previsto che sarà fra 1,1 C e 1,8 C sopra la media 1850-1900. A sostenerlo è l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), il cui segretario generale, Petteri Taalas, afferma come “questo rapporto non significhi che supereremo in permanenza il livello di 1,5 C indicato nell’Accordo di Parigi, che si riferisce al riscaldamento di lungo termine per molti anni”.
In ogni caso, l’Organizzazione meteo suona l’allarme: noi supereremo il livello di 1,5 gradi su base temporanea con sempre maggior frequenza”. “Un riscaldamento di El Nino è atteso nei prossimi mesi” – ha aggiunto Taalas – “e questo si combinerà con il cambiamento climatico di origine umana, per spingere le temperature globali verso territori mai toccati. Questo avrà vaste ripercussioni per la salute, la sicurezza alimentare, la gestione dell’acqua e l’ambiente. Dobbiamo essere preparati”.
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