INTERVISTA di Armando Manocchia a Mons. Carlo Maria Viganò
PIAZZA LIBERTA’, estratto dalla puntata di sabato 18 marzo 2023 con un ospite d’eccezione, Monsignor Carlo Maria Viganò, un Arcivescovo cattolico, un Uomo di impeccabile verità, fede e integrità.
Armando Manocchia
Eccellenza, Lei è stato per oltre un lustro negli Usa come Nunzio Apostolico, quindi conosce bene storia, fatti e personaggi e per questo le chiedo: come giudica il comportamento dell’America e in particolare, come giudica il comportamento dell’Amministrazione Biden? Monsignore sarò più esplicito: Non pare anche a Lei che Biden con il Deep State da una parte e Bergoglio con la Deep Church da un’altra siano due facce della stessa medaglia e che a loro volta entrambi abbiamo fatto un colpo di stato?
Mons. Viganò
Joe Biden è un patetico fantoccio del deep state e dell’élite globalista. La sua elezione è stata ottenuta con la frode, e mantenuta in vita con la sceneggiata del 6 Gennaio 2021 al Campidoglio, con l’emergenza psicopandemica e ora con la crisi ucraina. Il suo livello di corruzione lo rende totalmente ricattabile – come avviene per quasi tutti i leader internazionali – ma la degenerazione cognitiva da cui è affetto lo mostrano ormai del tutto inadeguato al ruolo che ricopre, perché anche Biden, come Zelenskyj, potrebbe dire o fare qualcosa che non deve dire o fare. Quelli veramente temibili e pericolosi sono i burattinai di Biden, i Dem con la loro ideologia woke, il deep state con il progetto globalista, i teocon filosionisti e guerrafondai, la rete criminale dei pedofili satanisti infiltrata nei gangli dello Stato, del settore privato, dell’informazione, di Hollywood e della chiesa bergogliana.
Joe Biden è come Jorge Mario Bergoglio: si trova ai vertici di un’istituzione che ha ricevuto l’incarico di distruggere, non solo con la propria azione di governo e la rete di corruzione di cui si avvale, ma anche con il discredito che getta su di essa. Lo stesso fa Bergoglio nella Chiesa, sostenuto dalla deep church speculare al deep state, e da questa fatto eleggere per impedire che la presenza di Benedetto XVI potesse ostacolare il colpo di stato globalista. E come Bergoglio si mostra totalmente estraneo al ruolo di Papa, così Biden è del tutto estraneo al ruolo di Presidente degli Stati Uniti.
Ma è proprio per questo che sono lì. Tra l’altro entrambi appartengono a quel “cattolicesimo progressista” che dal Concilio Vaticano II si è alleato all’élite massonica per realizzare il progetto sinarchico del Nuovo Ordine Mondiale. Ed entrambi – come Obama e Nancy Pelosi – appartengono a quel “brodo di coltura” che si avvaleva di un personaggio come McCarrick, e che si avvale oggi di Prelati non meno compromessi, quali Cupich, Gregory, Tobin, Farrell, McElroy, che a McCarrick devono la propria carriera ecclesiastica.