Giovani morti per abuso di droghe, drammatico primato della Finlandia

La Finlandia è spesso considerata, a vario titolo, un esempio brillante sulla scena mondiale. Grazie al suo sistema sanitario avanzato, al basso tasso di criminalità e alla ricchezza di bellezze naturali, l’ONU l’ha nominata per cinque anni di fila il Paese più felice del mondo. Tuttavia, dietro le romantiche immagini di villaggi innevati, la nazione nordica affronta un problema crescente.

La Finlandia è il Paese europeo con la più alta percentuale di morti per droga tra i minori di 25 anni. Nel 2022, quasi il 30% delle vittime aveva meno di 25 anni e i tossicodipendenti finlandesi muoiono in media dieci anni prima rispetto agli altri Paesi dell’UE. Molte overdose si verificano a causa della presenza di più sostanze nell’organismo, in particolare buprenorfina, benzodiazepine e alcol.

Il reporter di Euronews Hans von der Brelie si è recato in Finlandia per scoprire i volti che si celano dietro le cifre.
Niko è un venticinquenne con un disturbo da abuso di sostanze. “Ho iniziato a fumare marijuana a 12 anni”, racconta ad Hans. “A 16 anni preparavo il tè all’oppio e ho iniziato a fare uso di ecstasy, anfetamina e poi tutta la gamma di droghe”.
“Ho perso molti amici quando ero più giovane”, spiega. “A vent’anni hanno iniziato a cadere come mele dagli alberi”.

Niko sarà presto mandato in prigione , ha commesso dei reati. Ma vede il periodo dietro le sbarre come un’opportunità per smettere di drogarsi.

In Finlandia solo il 20% delle persone con disturbi da abuso di sostanze riceve un trattamento, rispetto al 70% della vicina Svezia.  (EURONEWS)

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