Qatargate, denuncia degli avvocati: “Eva Kaili torturata in carcere”

rva Kaili

L’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, è stata sottoposta a una condizione di tortura in carcere la scorsa settimana. Lo denunciano i due legali della politica greca, Mihalis Dimitrakopoulos e André Risopoulos, al termine dell’udienza sul riesame della custodia cautelare. “Abbiamo chiesto ancora una volta la scarcerazione di Eva Kaili con misure alternative come il braccialetto elettronico o altri tipi di misure simili”, hanno aggiunto, sottolieando che Kaili “è innocente” e “non ha avuto alcuna collaborazione con Pier Antonio Panzeri”.

Il legale Mihailis Dimitrakopoulos ha spiegato che “da mercoledì 11 gennaio a venerdì 13 gennaio Eva Kaili è stata in isolamento su ordine del giudice istruttore Michel Claise. Per sedici ore è stata in una cella di polizia, non in prigione, e al freddo. Le è stata negata una seconda coperta e le hanno tolto il cappotto, la luce della stanza era sempre accesa impedendole di dormire, era nel suo periodo di ciclo mestruale con abbondanti perdite di sangue e non le era consentito lavarsi. Questa è tortura”.

“Eva Kaili – ha proseguito leggendo un documento redatto d’accordo con la stessa ex vicepresidente del Parlamento europeo – è accusata ma c’è sempre la presunzione di innocenza. Siamo in Europa, questi atti violano la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questo è il Medioevo“. L’avvocato ha reso pubblica la richiesta di Kaili a mezzi di informazione di “rendere questi fatti pubblici, perché la trasparenza è l’anima della giustizia”. “Speriamo – ha aggiunto – che vi sia un processo equo. Siamo in Europa”.

“Per ora la signora Kaili è la sola politica ad essere detenuta. E’ detenuta in condizioni difficili e questo è estremamente preoccupante”, ha evidenziato Risopoulos, sottolineando che la politica ellenica “non deve diventare la persona che paga il prezzo più alto” con “la detenzione dura, siccome non è certo lei al centro dell’inchiesta. Questo è insopportabile”. Ed ha aggiunto che in 6 settimane di carcere ha potuto vedere la figlia solo due volte.  ANSA

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