GB, governo ai cittadini: ‘non ubriacatevi, c’è sciopero degli infermieri’

Gb sciopero degli infermieri

I muri tappezzati di graffiti e cuoricini e gli applausi dalle finestre dei giorni più duri dell’emergenza Covid sono solo un ricordo. Nel Regno Unito migliaia di infermiere e infermieri del sistema sanitario pubblico britannico (Nhs) hanno indetto lo sciopero per protestare contro le misure del governo conservatore di Rishi Sunak: chiedono l’adeguamento dei salari oltre il muro dell’inflazione galoppante sulla scia delle vertenze avviate negli ultimi mesi dai lavoratori di svariati servizie ssenziali.

Oggi è il terzo giorno di astensione dal lavoro per la categoria. A incrociare le braccia sono gli addetti alle ambulanze, che invocano stipendi meno bassi, ma anche iniziative d’emergenza per coprire le carenze di personale e veicoli, segnalate da tempo in diverse aree del Paese dalle sempre più frequenti denunce sui dati record relativi alle attese o alle code nelle strutture di pronto soccorso. Interverranno soltanto per il trasporto di persone in imminente pericolo di morte e potrebbe non bastare nonostante il (limitato) intervento sostitutivo di militari promesso dal governo. Militari che nei prossimi giorni saranno chiamati a subentrare nei controlli aeroportuali e dei passaporti pure ai dipendenti del servizio doganale: a loro volta alla vigilia di scioperi previsti in questo caso anche in pieno periodo natalizio.

Il premier Sunak intervistato dal Daily Mail, ha ribadito la linea “della fermezza” dell’esecutivo nei confronti di questa come di altre categorie strategiche di servizio pubblico del Regno scese sul piede di guerra (in primis nel bellicoso settore ferroviario). Ha detto di essere pronto a negoziare, ma solo sulla base di adeguamenti ritenuti sostenibili per il bilancio dello Stato. Mentre la leader sindacale dell’Rcn, Pat Cullen, ha denunciato come rigido l’atteggiamento del governo, avvertendo che la vertenza – dopo la pausa prevista nel periodo di Natale e Capodanno – potrebbe durare ancora a lungo nel 2023, fino a “sei mesi”.

“Usate il buon senso”

Intanto, il ministro della Sanità britannico, Steve Barclay, ha intanto esortato i cittadini ad “usare il buon senso” per evitare di mettersi in situazione che richiedano di andare in ospedale.
Un concetto che è stato esemplificato in modo più chiaro dal direttore del servizio sanitario nazionale dell’Inghilterra, Stephen Powis, che ha consigliato di evitare di “ubriacarsi al punto di dover andare al pronto soccorso: oggi certamente non è una buona giornata per andarci se veramente non è necessario”.

Powis ha detto che oggi sarà “una giornata molto difficile” per il sistema sanitario, ma ha assicurato che l’assistenza anche per casi gravi come infarto e ictus sarà garantita. Ieri era stato il sottosegretario alla Sanità, Will Quince, a raccomandare di evitare sport di contatto e svolgere altre attività sportive a rischio, come correre sulle strade ghiacciate, per evitare di doversi recare – in macchina, visto che le autoambulanze scioperano – al pronto soccorso.
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