Repubblica di San Marino: domande in risposta alle lamentazioni dell’ex direttrice Asset Banca Monica Tabarrini

asset banca

Gentile ex Direttore Tabarrini,
pur ormai residente oltreoceano leggo costantemente le sue lamentazioni sull’ingiustizia subita in merito alla chiusura di Asset banca ed all’arresto subito da lei e dal Presidente Stefano Ercolani e le chiedo:
come mai due persone a suo avviso di comprovata etica ed onestà come voi non hanno però mai denunciato a suo tempo e nelle sedi opportune, quanto ereditato da Banca Commerciale Sammarinese relativo alla posizione di una cittadina italiana ed europea evidentemente depredata dai suoi averi grazie ai comportamenti criminali di funzionari dell’Istituto di credito succitato?

Come mai nonostante foste stati avvisati della posizione critica di quella cliente di Banca Commerciale non avete denunciato le evidenti menzogne, inerenti alla stessa posizione, espresse dall’Ente di controllo del sistema bancario sammarinese Banca Centrale che, di fatto, vi aveva portato ad assorbire per un euro la banca responsabile tra l’altro di quanto al Conto Mazzini?

Come mai avete continuato a consentire all’avvocato Matteo Mularoni di procedere, anche in Asset dopo averla iniziato in Banca Commerciale, nella sua opposizione al riconoscimento del buon diritto della cittadina italiana ed europea, nonostante esso fosse evincibile da un semplice controllo basico sui sistemi informatici della stessa Banca Commerciale (come asserito nei decreti commissariali a firma Cherubini presenti in Tribunale), di fatto costringendo la vittima a lotte legali che ora hanno portato addirittura la RSM a rispondere in CEDU di violazione dell’art.1 che come lei saprà sicuramente si riferisce al sacrosanto diritto di proprietà?

Come mai avete consentito allo stesso avvocato di giustificare i vostri rifiuti a una conclusione transattiva della vicenda sbandierando accordi di credito d’imposta con lo Stato legati alle pendenze di Banca Commerciale quando è evidente che non si potesse chiedere detto credito su quanto evidentemente frutto di reato, poi addirittura conclamato in Tribunale sebbene in decreto di archiviazione per prescrizione del reato essendo durate le indagini “preliminari” la bellezza di sei anni?

Veda, queste domande sorgono in seguito alle sue geremiadi visto che questi vostri comportamenti pare stiano portando la RSM e i suoi cittadini a dover far fronte ad esborsi milionari dovuti, oltre all’insipienza delle istituzioni locali allertate sul sopruso addirittura dal rappresentante del Governo italiano in loco ma totalmente inattive, ai vostri stessi comportamenti tutt’altro che irreprensibili e sicuramente non consoni all’onestà di gestione di Asset da lei sbandierata nei suoi articoli dove, da che pulpito!, parla di organizzazioni criminali attive contro la stessa.

E ora, vista la piega che pare abbiano preso tutti i procedimenti in atto relativi alla questione, siano essi in RSM, in CEDU o alla Procura di Roma (ove denunciati anche dal plenipotenziario italiano dott Guido Cerboni) non pensa che anche lei e il suo “onesto”, ma nel frattempo condannato in Italia addirittura in Cassazione, sodale Presidente Ercolani dovrete prima o poi rispondere anche di fronte ai cittadini sammarinesi delle responsabilità scaturite dal vostro immobilismo nonché negazionismo, che ha portato una cittadina italiana ed europea, una donna, a perdere tredici anni di vita ed il 70% delle sue capacità?

Qualche risposta sarebbe gradita… anche dai sammarinesi immagino.

Alfiero Casamenti

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