Aifa ammette di non avere documentazione necessaria per somministrazione vaccini anti Covid

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Istanza Diritti Umani Piemonte, Liguria&Val d’Aosta APS
COMUNICATO STAMPA – AIFA CONFESSA AL TAR LAZIO: NON POSSIEDE LE RELAZIONI DI SICUREZZA E I RAPPORTI PERIODICI DI AGGIORNAMENTO DEI VACCINI ANTICOVID CHE LE CASE FARMACEUTICHE DOVEVANO DEPOSITARE ENTRO LA TEMPISTICA STABILITA E PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE

La campagna vaccinale che avrebbe dovuto salvare il Paese poggia sul nulla: l’AIFA confessa senza troppi giri di parole di non possedere la documentazione necessaria per la somministrazione dei vaccini e non si preoccupa di doverla reperire.
I 4 vaccini anti-Covid, non essendo stati sottoposti a tutti i necessari studi di sperimentazione, quali genotossicità e cancerogenicità (circostanze ben evidenti in tutti i bugiardini), non hanno mai ricevuto dall’EMA l’autorizzazione permanente, bensì “l’autorizzazione condizionata”, la quale prevede l’obbligo per le case 4 farmaceutiche di depositare, già durante la campagna vaccinale, dati aggiuntivi e necessari per dimostrare l’esistenza dei requisiti di “efficacia” e “sicurezza”.

L’autorizzazione condizionata in Italia è regolata da 4 Determine emesse dall’AIFA, tutte pubblicate in Gazzetta Ufficiale, le quali obbligano le 4 case farmaceutiche a depositare PSUR (Rapporti periodici di sicurezza) e
Relazioni intermedie di sicurezza: condizioni essenziali per il mantenimento in commercio dei vaccini. Nel caso di Pfizer, ad esempio, tutta tale documentazione andava depositata entro luglio 2021.

Le associazioni IDU (Istanza Diritti Umani) con sede a Novara, e DUS (Diritti Umani e Salute) con sede a Roma, dal novembre 2021 hanno condotto una lunghissima indagine che ha portato all’evidenza che le nostre Istituzioni non sono mai venute in possesso di detta documentazione, nonostante le normative Europee ne prevedano il deposito sia presso l’EMA sia presso gli Stati membri: Ministero ed AIFA non hanno quindi mai potuto verificare la sussistenza di efficacia e sicurezza dei vaccini anti-Covid, e molte decisioni della campagna vaccinale sono state assunte in assenza della documentazione prevista per legge.

Le lunghe indagini hanno anche condotto a 2 interrogazioni parlamentari, cui l’ex ministro Speranza non ha mai risposto, al deposito di una querela, e ad un Ricorso al TAR contro AIFA per richiedere l’esibizione di detta fondamentale documentazione, o il reperimento ai sensi di legge.

L’udienza al TAR Lazio si è svolta il 2 dicembre, ove AIFA, oltre ad averlo riportato nei propri atti processuali, HA ESPLICITAMENTE AMMESSO DI NON POSSEDERE LA DOCUMENTAZIONE
DOVUTA. Le Relazioni comprovanti “efficacia e sicurezza” dei vaccini anti-Covid non sono mai entrati in Italia, pertanto, l’autorizzazione condizionata dovrebbe essere dichiarata decaduta e/o illegittima, non essendo state soddisfatte le condizioni normativamente previste per il proprio mantenimento.
SE IL PRIMO PSUR DOVEVA ESSERE CONSEGNATO ENTRO GIUGNO 2021 ……
La prossima udienza è fissata per il 31 gennaio 2023. I legali delle Associazioni sono stati brillantemente coadiuvati dal Prof. Avv. Augusto Sinagra.

AIFA AL TAR

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