Diritto alla moda, famiglia Soumahoro non pagava lavoratori ma organizzava sfilate

Soumahoro, le testimonianze degli ex lavoratori della coop Karibu: “Sapeva tutto, la famiglia usava soldi per scopi personali”
“Nel 2018, con 5 mesi di stipendi arretrati, organizzarono una sfilata di moda”
Soumahoro: “la moda è un diritto”

Tre ex lavoratori della cooperativa Karibu, amministrata dalla moglie e dalla suocera del deputato di Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro hanno denunciato il mancato pagamento degli stipendi e le gravi condizioni dei centri per minori gestiti dalla cooperativa: “Ho lavorato in nero per 2 anni, non mi hanno mai fatto un contratto usando delle scuse e non mi hanno pagato gli stipendi. Mi chiedevano delle fatture false. La situazione era nota dal 2018 quando circa 300 lavoratori si licenziarono per giusta causa per il mancato pagamento degli stipendi. Tutti sapevano che usavano i soldi per scopi personali. Nei centri mancava tutto, cibo, acqua, riscaldamento. Sono come carceri, i minori escono per andare a lavorare e guadagnare qualcosa. Ci dicevano che i soldi non arrivavano ma nel frattempo aprivano altri centri di accoglienza”.  ANSA

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