Gas: ridotto flusso da Libia verso Italia, potrebbe anche essere azzerato

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Il flusso di gas dalla Libia verso l’Italia è stato ridotto e potrebbe anche essere azzerato. Le minori forniture di gas dalla Libia si sommano a quelle mancanti dal Nord Europa, in un momento in cui l’Italia ha dovuto diversificare il portafoglio di Paesi fornitori a causa del parziale azzeramento del gas russo. Le temperature miti di ottobre hanno permesso di risparmiare circa 3 miliardi di metri cubi di gas, ma l’arrivo dell’inverno aumenterà il fabbisogno e le attuali forniture sembrano coprirlo appena. In più, è chiaro che altre contingenze come guasti e incidenti sono dietro l’angolo: Libia e Norvegia sono dei campanelli di allarme.

Cosa è successo in Libia

Una “manutenzione non programmata” presso il complesso di Mellitah, vicino Tripoli, in Libia, ha causato una riduzione significativa del gas verso l’Italia. La comunicazione è arrivata da Eni North Africa Bv: “A causa di una manutenzione non programmata presso il complesso di Mellitah, dal 22 novembre si registra una riduzione significativa, con possibile azzeramento dei flussi di gas verso l’Italia. Sono in corso tutte le attività al fine di risolvere la criticità il prima possibile”, si legge nella comunicazione.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Nova, un’unità di estrazione zolfo si è guastata e va riparata. Ne resterebbe quindi soltanto una in funzione. Il tempo previsto per le riparazioni è di una settimana circa.

Quanto impatta questo guasto sulle forniture italiane?

Il gas arriva dalla Libia in Italia tramite il Greenstream, il gasdotto sottomarino più lungo del Mar Mediterraneo, con una portata annua di 8 miliardi di metri cubi di gas. Il suo punto di ingresso nella rete nazionale è Gela, in Sicilia. La diminuzione dei flussi dalla Libia è evidente: secondo i dati Snam elaborati da Today il volume di gas importato è passato dagli 11,4 milioni di metri cubi del 21 novembre ai 3,1 milioni del 22 novembre, il giorno del guasto.

Tutto il gas sta andando al mercato domestico libico per una questione di priorità – riferisce una fonte citata dall’agenzia Nova -. Ieri si riusciva ancora a fornire gas all’Italia pompando quello che stava in linea”, aggiunge la fonte. Il 23 novembre sono invece arrivati 4,1 milioni di metri cubi.

A ottobre, la Libia ha fornito il 5,7 per cento circa del gas totale importato in Italia. La Libia è in grado esportare in Italia fino 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno tramite il Greenstream. Tuttavia, nel 2021 sono arrivati appena 3,23 miliardi di metri cubi di gas libico, in calo rispetto ai 4,46 miliardi di metri cubi dell’anno precedente. Nonostante l’impatto della Libia sulle forniture italiane possa sembrare marginale, al momento risulta fondamentale per sostituire il gas russo.

La situazione in Norvegia

La Norvegia è un altro dei Paesi da cui arriva il gas in Italia, cruciale nella strategia di diversificazione delle forniture per eliminare il gas russo. Rispetto all’anno scorso, è evidente l’importanza delle forniture norvegesi di gas per rimpiazzare le mancanze russe: nei primi dieci mesi del 2022 in Italia le importazioni dalla Norvegia sono aumentate del 365%, rispetto allo stesso periodo del 2021. A ottobre dalla Norvegia è arrivato oltre il 9 per cento delle forniture totali di gas.

Due stabilimenti hanno avuto dei problemi di natura diversa che hanno causato un calo delle forniture all’Italia e al resto d’Europa: come riportano i dati Snam elaborati da Today tra il 16 e il 22 novembre sono arrivati a malapena 3 milioni di metri cubi di gas. Per avere un confronto, i sette giorni precedenti erano stati 106. La Norvegia è il principale Paese europeo esportatore di gas e attualmente fornisce il 30 per cento circa del fabbisogno totale dei Paesi europei.
Quanto gas abbiamo per l’inverno

Le interruzioni improvvise dovute a guasti o altri incidenti ricordano quanto sia ancora precaria e vulnerabile la situazione italiana ed europea delle forniture. L’unica soluzione nell’immediato è la riduzione della domanda, e quindi dei consumi di gas, soprattutto di quelli domestici. Dal mercato non arriveranno altri aiuti.

Cesare Treccarichi –  www.today.it

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