(www.lantidiplomatico.it) – L’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), il partito dell’ex cancelliere Amgela Merkel ha subito una cocente sconfitta in seno al Bundestag, il Parlamento tedesco, sulla questione dell’ulteriore invio di armi al regime di Kiev.
La CDU/CSU proponeva di aumentare ancora di più il sostegno militare tedesco all’Ucraina. In una votazione avvenuta per appello nominale, solo 179 deputati hanno votato a favore della proposta, 476 hanno affermato la loro contrarietà, mentre uno si è astenuto. Come riporta il sito ufficiale del Bundestag.
La mozione chiedeva “un aumento immediato e sensibile del sostegno tedesco in termini di quantità e qualità”. Inoltre l’Unione Cristiano-Democratica di Germania accusava il “governo federale di non aver rispettato il mandato del Bundestag tedesco. Tutte le consegne di armi pesanti avviate e annunciate dal governo federale, come il veicolo antiaereo Gepard, il Panzerhaubitze 2000, il lanciarazzi multiplo Mars II e il sistema antiaereo Iris-T, non sono andate oltre la fase di annuncio e misure preparatorie. In particolare, i sistemi d’arma richiesti dall’Ucraina dall’inizio di marzo, come i carri armati Leopard 1 e i veicoli da combattimento della fanteria Marder provenienti da scorte industriali, non vengono ancora consegnati dal governo federale”.
Infine, secondo la mozione presentata dalla CDU/CSU “la Germania si isola sempre più tra i suoi partner nella NATO e nell’Unione Europea con il suo atteggiamento esitante nei confronti della consegna di armi pesanti. In tal modo, il governo federale rischia di danneggiare irreparabilmente la reputazione della Germania presso i suoi vicini e amici orientali. Questo comportamento non dovrebbe quindi più essere proseguito e deve essere corretto immediatamente secondo la risoluzione del Bundestag del 28 aprile 2022”.
Ralf Stegner, deputato del partito socialdemocratico tedesco al governo, ha definito la mozione “inutile”.
A sua volta, Johann Wadephul, vicepresidente del gruppo parlamentare CDU/CSU, ha sottolineato che, alla luce della parziale mobilitazione della Russia, l’Ucraina ha ora bisogno di un sostegno decisivo.
“Ciò richiede anche sistemi d’arma aggiuntivi, in particolare veicoli corazzati per il trasporto di personale, veicoli da combattimento per la fanteria e carri armati provenienti da scorte industriali pronte per l’esportazione”, ha dichiarato all’agenzia DPA.
Ad oggi, nessun Paese della NATO ha fornito all’Ucraina carri armati di progettazione occidentale.