Amnesty chiede soldi per indagare sui crimini di guerra in Ucraina

amnesty noury

“Se qualcuno si era illuso che una guerra in Europa sarebbe stata meno crudele quell’llusione è terminata molto presto a Bucha a Mariupol e in altri luoghi dell’Ucraina perché lì si stanno svolgendo come sempre in guerra crimini contro la popolazione civile”: così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, in un video appello.

“Amnesty International è in Ucraina ogni volta che sia possibile per raccontare gli attacchi russi contro i civili, quando non è possibile lavoriamo da remoto con il nostro Crisis Evidence Lab che verifica immagini filmate o fotografie per stabilire che si riferiscano esattamente a quel luogo, a quella data, a quell’ora. Inoltre esamina i resti delle munizioni, i danno dei bombardamenti e gli obbiettivi colpiti per determinare se si è trattato di crimini di guerra” prosegue Noury.

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“Le prove, Amnesty intende sottoporle alla giustizia internazionale che ha già avviato indagini con la Procura del Tribunale Penale Internazionale, perché quando questa maledetta guerra sarà finita non cominci il tempo dell’impunità” conclude Noury. “Tutto questo lavoro ha un costo enorme ed è per questo che chiediamo di sostenerci con il 5 per mille ad Amnesty International Italia”.  askanews

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