Treviso, procuratore De Bortoli: denunce contro Draghi finiranno in una bolla di sapone

No Vax in fila a Treviso per presentare denuncia contro il governo

Una lunga fila di persone, tutte arrabbiate, tutte con in mano il prestampato di una denuncia presentata contro il governo italiano e in particolare il premier Mario Draghi. Un centinaio di persone ha letteralmente ingolfato, lunedì 31 gennaio, l’entrata del pubblico in Tribunale per depositare una querela contro i provvvedimenti dell’esecutivo in materia di emergenza sanitaria.

In particolare protestano, a colpi di denuncia, contro l’istituzione del vaccino obbligatorio per gli over 50, le misure restrittive della libertà personale di chi non si è vaccinato e l’uso della mascherina. In tutto, fra la settimana scorsa e la mattinata odierna, si contano circa 250 querele, presentate ipotizzando i reati di estersorsione, violenza privata e abuso d’ufficio.

Denunce contro Draghi finiranno in una bolla di sapone

«Tutte azioni – dice il procuratore facente funzioni Massimo De Bortoli – che finiranno in una bolla di sapone. Una volta che le avremo raccolte saranno trasferite a Roma, dove le denunce verranno probabilmente archiviate. Alla fine si tratta di un lavoro in più che dovranno fare i nostri uffici, tra la raccolta delle querele alla loro catalogazione. Sarà richiesto anche un magistrato che le esamini e decide del loro trasferimento per competenza. Una sforzo in più per un ufficio come quello trevigiano che, carente di personale, avrebbe fatto volentieri a meno di queste incombenze». www.trevisotoday.it

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