Oroscopo per il Nuovo Anno sotto il segno del Drago(pardo)

draghi lei è destinato a fallire

di Marina Mascetti – Qualcosa agita i sonni degli Italiani in questi giorni di vigile attesa. Le nuove norme dell’infame lasciapassare verde? Le nuove ondate dei contagi? Le reazioni avverse delle punture? Le morti improvvise e le miocarditi senza correlazione?

Neanche per sogno! Tutti sono in ansia per l’elezione del presidente della Repubblica, manco fosse il Festival di Sanremo, con un appassionante toto-nomine di big “di altissimo profilo”, che spazia da Berlusconi ad Amato, dalla Casellati a Draghi. Roba da star svegli fino a notte fonda per sapere chi vince.

State tranquilli: Draghi non diventerà mai presidente della Repubblica. Non gl’interessa passare i prossimi sette anni a tagliar nastri, presenziare ai funerali di Stato e cerimonie varie. Lui è uomo di potere: con ogni probabilità diventerà Commissario Europeo al posto della Von der Leyen, il cui mandato scadrà giusto a metà del 2022. Lì si comanda veramente, mica pettinano le criniere dei Corazzieri.

Al posto di Mattarella basta un qualsiasi docile passacarte che firmi i Dpcm, proroghi all’infinito lo stato d’emergenza e tenga sotto scacco con la minaccia di scioglimento delle Camere i parlamentari attuali, che non verrebbero mai rieletti. Draghi deve solo portare a compimento il Salvataggio dell’Italia, proprio come l’indimenticabile Mario Monti. Purtroppo qualche gonzo ne è davvero convinto, anche se qualcuno comincia lentamente ad aprire gli occhi.

La grande antropologa Ida Magli aveva sempre avuto le idee chiare. Nel 2011 dopo la nomina di Draghi a capo della BCE, scriveva: «Lo Stato italiano non ha alcun potere sulle nomine e tutto il gran parlare che si è fatto sul rispetto delle “procedure” da parte del Governo, sull’approvazione da parte del Parlamento europeo della nomina di un “illustre italiano” nelle vesti del signor Draghi, è stata una commedia, finzione allo stato puro: i banchieri si scelgono, si cooptano fra loro, tenendo nascosto il proprio potere dietro la copertura dei politici». Undici anni dopo, niente di nuovo sotto il sole: i banchieri hanno nominato un altro banchiere dove serve.

Ida Magli scriveva che la complicità dei giornalisti è indispensabile per la riuscita della rappresentazione, perché non fanno mai domande scomode e censurano qualsiasi opinione che non si conformi al pensiero unico. Proprio come nei talk-show di adesso, dove si pesta invariabilmente l’acqua nel mortaio virologico, e chiunque dissenta dalla narrazione ufficiale viene deriso o interrotto.

Dopo due anni di pandemia H24, a furia di raccontar balle i giornalisti hanno perso credibilità: nessuno guarda i Bollettini delle Disgrazie dei TG né legge i giornaloni vaccinati, che hanno visto colare a picco le loro tirature. Lo stesso vale per le virostar trivaccinate e contagiate, e per i dati del ministero della Salute sul numero dei morti e dei positivi: la gente ha capito che qualcosa non torna.

Anche il Dragopardo, Guida Suprema che tutto il mondo ci invidia, ha visto aprirsi qualche crepa nella sua autorevole immagine pubblica. Alcune sue recenti profezie non si sono avverate, ma errare è umano e può capitare anche a lui… Si parte dal beneaugurante «Se non ti vaccini muori e fai morire gli altri» per continuare con la garanzia che il lasciapassare verde «farà ripartire l’economia» dando «la garanzia di trovarsi in ambiente protetto dai contagi», liberi tutti. Quando si è scoperto che i vaccinati contagiano e finiscono in ospedale ci voleva un capro espiatorio: «Gran parte dei problemi dipende dai no vax – ha sentenziato – Invito ancora una volta i non vaccinati a fare le tre dosi». Gli egoisti untori della peste sono stati offerti in sacrificio al popolo bue (senza incitamento all’odio – che vale solo per gli altri) per il solito divide et impera.

Sotto il il segno del Drago

Se pensate che “l’infame lasciapassare verde” (@Diego Fusaro) serva a tutelare la salute degli italiani vi sbagliate di grosso. Serve a far avverare l’unica profezia del Dragopardo che gli interessi: quella della «distruzione creativa», pronunciata poco prima di diventare Presidente del Consiglio, acclamato a furor di popolo e scelto con regolari elezioni.

Durante la sua relazione al Gruppo dei Trenta (think tank creato dalla Rockefeller Foundation nel 1978), il Dragopardo spiegava che «stiamo entrando in un’era nella quale saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le economie». Siccome la crisi ha creato «masse di imprese zombie» che sopravvivono a stento, «le politiche statali dovrebbero richiedere anche una certa quantità di distruzione creatrice», lasciando morire le piccole imprese che non riescono a rimanere competitive. In pratica è il Grande Reset dell’altro Mago degli Oroscopi, Klaus Schwab: «Non avrai niente e sarai felice» nel 2030. Fallisci pure, prendi il reddito di cittadinanza – ma solo se ti comporti bene; non avrai soldi tuoi ma sarai felice già nel 2022, con otto anni di anticipo, pensa che culo.

Questo è il vero scopo del lasciapassare verde, distruggere l’economia italiana basata sulle piccole imprese familiari e sul turismo. È progettato per far fallire bar e ristoranti, così ti farai portare la cena a casa dal “delivery” delle compagnie americane. Per azzerare gli operatori locali del turismo, guide e alberghi, così i grandi Tour operator comprano quelli più prestigiosi con quattro soldi. Per ridurre ulteriormente alla fame i ristoratori e i commercianti, che i poderosi ristori di Conte devono vederli ancora adesso, ma hanno già ricevuto le cartelle esattoriali. È progettato per far chiudere i piccoli negozi per i quali è richiesto, mentre nei supermercati non serve. Così chiuderanno gli uni e gli altri, perché gli acquisti saranno solo on-line a beneficio dei soliti colossi del web, che con la pandemia hanno decuplicato gli introiti.

Lo stesso vale per le Banche e le Poste, tutto on-line anche se hai 80 anni e non hai il computer. E infine per la Sanità pubblica, in affanno per la mancanza di medici e infermieri (chiusi in casa perché positivi o non vaccinati): presto sarà sostituita da quella privata o dalla tele-medicina, ma solo per chi si è fatto tre dosi, e magari anche la quarta. E si può continuare con la Polizia, i Carabinieri, l’Esercito e gli atri Corpi dello Stato.

Ma la vera ciliegina sulla palla di vetro del Dragopardo sarà il PNRR, il mitico Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È una versione riveduta e aggiornata di quel MES che tanto bene ha già fatto alla Grecia, portandole la Troika in casa. «La prova del grande successo dell’Euro» come ha detto Monti.

L’Italia andrà sotto amministrazione controllata ancor più di adesso. Per riavere in parte i fondi che ha già versato dovrà fare ulteriori debiti con i Benefattori di Bruxelles. Loro operano solo per il nostro bene, per salvarci dall’imminente catastrofe del Debito Pubblico sul quale si stracciano le vesti da trent’anni: profeti di sventura e rovina come quelli che da cinquant’anni prevedono il disastro ecologico imminente. Da quando c’è l’Euro e i Buoni del Tesoro devono essere piazzati sul mercato, il debito pubblico è triplicato, ma non c’è alcuna correlazione. L’importante è pagare gli interessi, e quelli dovuti all’Unione Europea avranno una corsia preferenziale.

Lo scopo è mettere le mani sull’enorme risparmio privato degli Italiani, soprattutto con la riforma del Catasto che riprenderà con la destra – aumentando le tasse sugli immobili – quel che han fatto finta di dare con la sinistra. Soldi nostri. Non avremo più nulla, ma saremo felici di aver pagato i nostri debiti ai Benefattori di Bruxelles. In alto i cuori.

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