Strage a Sassuolo: tunisino uccide la moglie, 2 figli e la suocera

Strage a Sassuolo: tunisino uccide

Sgomento a Sassuolo dove ieri Nabil Dahari ha ucciso la compagna, di 43 anni, i figli di 2 e 5 anni, la suocera e poi si è suicidato. Tra i sopravvissuti oltre alla bambina, primogenita avuta da un’altra relazione della donna, anche il bisnonno delle due piccole vittime. Il Comune proclama il lutto cittadino e avvia una raccolta fondi.

Oltre alla bambina di 11 anni che si trovava a scuola, c’è un altro sopravvissuto nella strage in famiglia di Sassuolo. Tra le persone che ieri pomeriggio erano presenti nell’appartamento di via Manin quando Nabil Dahari, di origini tunisine, 38 anni, ha ucciso la compagna Elisa Mulas, di 43 anni, i figli di 2 e 5 anni e la suocera, Simonetta Fontana.

Ccome riporta il Resto del Carlino, era presente anche un anziano ultranovantenne. Si tratta del bisnonno dei due bambini, dunque padre della suocera uccisa. L’anziano si trovava a letto nel corso della strage – in cui sono morte cinque persone compreso l’omicida che si è suicidato – perché in precarie condizioni di salute per una malattia.

Dietro al delitto ci sarebbe una relazione finita da poco tempo e poi degenerata in un crescendo di minacce da parte dell’ex compagno. “Si erano lasciati, ma Elisa aveva deciso di permettergli di vedere i figli con regolarità anche se negli ultimi giorni lui, incapace di accettare la fine della loro unione, aveva iniziato a minacciarla”, ha raccontato un’amica al Corriere della sera.

Intanto il Comune di Sassuolo proclamerà una giornata di lutto cittadino nel giorno dei funerali delle vittime. “Una tragedia immane – commenta il vicesindaco Camilla Nizzoli – che ha colpito l’intera città e non solo. Non appena gli organi inquirenti daranno il nulla osta e verrà fissata la data delle esequie proclameremo una giornata di lutto cittadino in segno di rispetto per le vittime e per manifestare una vicinanza concreta da parte dell’intera città di Sassuolo”.

Avviata raccolta fondi per la 11enne sopravvissuta

Sempre il Comune di Sassuolo ha avviato una raccolta fondi. “Immediatamente dopo che la notizia ha iniziato a diffondersi, sono state tantissime le telefonate che abbiamo ricevuto da parte di persone che sono intenzionate a fare qualcosa di concreto per la bambina: per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione il Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo, che esiste da oltre dieci anni, per raccogliere piccole e grandi donazioni da devolvere interamente alla piccola”, spiega la vicesindaca Nizzoli. Il fondo, spiega il Comune, ha un iban (IT 27 T 02008 67019 000100984467) e la causale da indicare al momento del versamento è ‘SOSTEGNO MINORE VIA MANIN’, con riferimento alla figlia di Elisa Mulas sopravvissuta perché si trovava a scuola.  https://tg24.sky.it

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