All’indomani dello stop all’accesso diretto e libero ai tamponi in Veneto, Luca Zaia spiega che questa possibilitĂ era ormai diventata “l’occasione per uscire senza bisogno di vaccinazione. Risultato, un assalto alla diligenza, ondate senza senso”. “PiĂą di qualcuno che non si vuol vaccinare ha visto questa opportunitĂ come una scappatoia gratis” ha spiegato il presidente della Regione.
Stop tamponi gratis
Da martedì dunque in Veneto se si vorrĂ fare un tampone si tornerĂ a pagare, per l’esattezza da 8 a 22 euro. Parlando al “Corriere della Sera”, Zaia ha comunque difeso la misura adottata: “In due mesi abbiamo superato il milione di tamponi – ha spiegato -. Chiunque poteva presentarsi quando e dove voleva, e siamo stati l’unica regione che lo ha fatto”.
A cambiare tutto è stata l’introduzione del green pass. “Il tampone gratis è diventato l’occasione per uscire senza bisogno di vaccinazione – dice -. C’è stato l’assalto alla diligenza, venerdì abbiamo dovuto fare 52mila tamponi. Ma noi abbiamo il dovere di farli agli ammalati, a chi ha avuto contatti con i malati, ai lavoratori della sanitĂ e delle case di riposo e a chi va a trovare i congiunti in queste strutture”.
Zaia poi, ricordando che il 75% dei veneti è giĂ vaccinato (“e questa percentuale salirĂ ancora”), sottolinea l’efficacia della campagna. “La scelta fatta dalla stragrande maggioranza dei veneti si è tradotta in un argine per la comunitĂ – afferma -. Se non avessimo il popolo dei vaccinati, oggi non avremmo gli ospedali semivuoti”.


 
                                     
                                    