Turchia, l’alleato UE che ci costa miliardi vieta il gay pride

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ISTANBUL, 25 GIU – Per il settimo anno consecutivo, le autorità turche hanno vietato la Marcia dell’Orgoglio Lgbti+, prevista domani nel quartiere di Maltepe alla periferia asiatica di Istanbul, al culmine degli eventi per la settimana dell’Orgoglio. Nel suo provvedimento, la prefettura di Istanbul afferma di non ritenere la manifestazione del Pride “appropriata” per ragioni di sicurezza e ordine pubblico, sostenendo che l’evento potrebbe portare ad “azioni ed eventi provocatori”.

“Non potranno impedire alle persone Lgbti+ di riunirsi e rendersi visibili”, affermano gli organizzatori, annunciando di voler comunque tenere il corteo. Nei giorni scorsi, la polizia era già intervenuta disperdendo alcuni eventi cittadini e fermando diversi attivisti.

Gay pride fino al 2014

Il gay Pride si era svolto pacificamente in Turchia fino al 2014, portando in piazza fino a centomila persone. Dall’anno successivo, la manifestazione è stata bandita e la polizia ha duramente represso i tentativi di scendere ugualmente in piazza. (ANSA).

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